Recensioni e Interviste

Intervista a Daniele Barsanti

Ciao Daniele, “È buia anche la luna” è il tuo nuovo brano. Cosa effettivamente c’è di nuovo in questo singolo? Cosa c’è da diverso dal Daniele precedente?

C’è solo un ottimo gin tonic in corpo. Invece prima con quelli scadenti andava bene lo stesso, nel senso che col tempo si impara a volerci più bene a restringere i campi, a fare quasi solo quello che ti piace e a godere delle vere amicizie e con loro il tempo senza l’ossessione del dover fare tutto a tutti i costi. Secondo me sono sempre io con la differenza che le canzoni le scrive il me nuovo. 

    La tua penna è molto romantica. O meglio è romanticamente italiana. Qual è l’artista italiano con cui più sogneresti un feat? 

    Sono partito come tutti cercando l’America altrove, ma l’ho ritrovata sotto il mio naso. Un feat con Vasco Rossi che non hai mai fatto un feat, anche se preferirei scrivere un brano per lui. Mi darebbe l’ennesimo esempio che lui è Dio, chi fa un miracolo così non può che è essere un divino.

    In maniera molto pop, e quindi edulcorando il tutto, parli anche di noia, solitudine e momenti di buio. Sono riferimenti autoreferenziali? 

    Si, la noia, la paura, la solitudine sono emozioni che vanno sperimentate e danno anche una certa carica ad uno come me. Non mi spegne la difficoltà anzi tira ancora più fuori la rabbia, la grinta. Ragazzi questo lavoro è un mestiere di Resilienza.

    “È buia anche la luna” è l’inizio di un nuovo progetto?

    Si e sarà Barsanti al massimo.

    Cosa ti hanno lasciato le collaborazioni con Francesco Gabbani, Tommaso Paradiso e Marco Masini? E cosa porti ancora con te?

    Enormi hangover da smaltire, grandi notti, bei ricordi, in una parola Vita.

    — Onda Musicale

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