L’album è una raccolta di 5 tracce rigorosamente rock realizzata con la produzione di Marco Ulcigrai, con cui la band si fa strada nei pensieri che ci attraversano la mente ogni qualvolta che rinunciamo a vivere il presente per la paura della perdita.
Uscito il 5 maggio 2023, “Quando te ne andrai” è il nuovo EP de Il Vertice. Ne abbiamo parlato con la band.
Se doveste presentarvi attraverso il titolo di una canzone (di altri artisti), quale scegliereste e perché?
Come prima canzone che al momento ci viene in mente per presentarci diremmo Con un deca. Anche se distante per il semplice fatto del raccontare la provincia dal quale veniamo e in cui siamo cresciuti.
Come avete portato avanti la creazione del vostro ultimo EP? Com’è nata l’idea, eventuali difficoltà incontrate…
L’idea dell’EP ci è venuta dopo essere stati in studio con Marco Ulcigrai per registrare i primi tre brani, ‘Ho perso pure Dio’, ‘Quando te ne andrai’ e ‘Meglio di te’. Canzoni che avevamo nel cassetto da un po’. Scrivemmo poi di getto ‘Vertigine’ e ‘Lividi’ che ci sembravano potessero legarsi bene per le tematiche intime affrontate e le sonorità. Lavorare con Marco è stata una bellissima esperienza che ha spianato la strada a entusiasmo e creatività, quindi fortunatamente le difficoltà si sono fatte da parte.
Come sono cambiati (se sono cambiati) i vostri gusti musicali nel corso del tempo?
I nostri gusti gravitano prevalentemente attorno al rock e sono poco cambiati col tempo, essendo però dei curiosi e amanti divoratori di musica dal vivo. Tante volte ci lasciamo trascinare in dimensioni diverse dalle nostre per trovarne ispirazione.
C’è qualche brano chiuso nel cassetto che però non avete mai avuto intenzione di pubblicare?
Sì, più di uno, soprattutto i primi scritti, un po’ acerbi e poco lineari. Per citarne uno, un brano chiamato ‘Vortice’ che era un mix di generi non volutamente cercati e un testo incomprensibile.
Quali sono i consigli che dareste a chi sogna di avviare un progetto musicale?
Il consiglio più grande è quello di cercare sempre di crescere un gradino per volta aprendosi, ascoltando e condividendo esperienze con più musicisti possibile.