Quando pensiamo ad una banda (che sia civica, sociale o cittadina) non possiamo fare a meno di immaginarci i concerti di Natale, le parate, le marce tradizionali, musiche religiose e quelle popolari.
Il sound dato dai fiati e dalle percussioni rievoca ad ogni concerto atmosfere folkloristiche e sono da anni ed è da anni fonte di aggregazione, festa e allegria nelle sagre e nelle feste di paese. Ma non la Banda Sociale di Lavis.
Ci troviamo in Trentino, regione molto legata all’attività bandistica per la sua storia e cultura, Lavis, un piccolo paese della val d’Adige di circa 8000 abitanti, che da qualche anno si fa notare per “rompere le regole”. Adriano Magagna è il direttore “pazzo” della Banda, pazzo come le sue proposte:
Tributo a Nightwish & Epica – In collaborazione con la band Etereal
Music from the Highlands – Concerto di musica (più o meno tradizionale) celtica
Che Banda!! – Rock demenziale in dialetto trentino in collaborazione con la band Articolo 3ntino
Le Petit Concert – In collaborazione con la scuola di danza A.S.D. Petite Danseuse
The Blues Brothers Tribute – In collaborazione con la band The Indigo Devils
“Quello che voglio fare è insegnare, questi progetti sono strumenti attraverso i quali voglio mostrare ai bandisti diversi tipi di musica e diversi modi per suonarla. Non basta leggere lo spartito e suonare le note giuste al momento giusto, bisogna saperle interpretare – ci racconta Adriano –e se poi qualcuno di loro si innamora del metal o diventa un bluesman da paura la mia soddisfazione sarà ancora più grande”
Adriano, prima di essere un direttore di banda, è un Musicista e un Musicofilo. Non puoi uscire il sabato sera senza rischiare di imbatterti nei suoi lunghi capelli rossi, mentre suona una chitarra elettrica o seduto su una batteria assieme a un gruppo folk metal, o imbracciando un sax tenore con un gruppo rockabilly, o con una tromba assieme a una blues band… oppure con una bacchetta in mano e l’uniforme della Banda Sociale di Lavis. Talentuoso e imprevedibile.
Alla domanda “Preferisci le marce tradizionali o quelle moderne?” Adriano risponde “Serve il brano giusto al momento giusto, amo la Tradizione come amo la Trasgressione musicale, l’importante sia fatta bene, con Arte e con Gusto“. Per questo motivo troviamo nel repertorio bandistico marce speciali, come Brother Can You Hear Me, tratta da un brando dei Dream Theater.
Il primo ambizioso progetto fuori dagli schemi fu il tributo ai Nightwish e agli Epica. Nato dall’originale fusione tra le sonorità sinfoniche della banda e quelle graffianti del metal. Prendendo spunto dalle sonorità di “Once” l’album della band in cui ha suonato l’orchestra sinfonica Academy of St. Martin in the Fields e cercando di adattarle alle caratteristiche di una banda. Adriano non si è limitato a portare lo spettacolo nel suo paese. Ha organizzato un vero e proprio Nightwish & Epica Tribute TOUR che ha portato la formazione bandistica e gli Etereal ad esibirsi anche fuori regione e a raggiungere ottimi traguardi a vari concorsi.
Visto il successo del primo progetto, la Banda Sociale di Lavis era desiderosa di sperimentare e collaborare ancora. Gli Articolo 3ntino nascono nel 2000 dalle ceneri dei The Roldeg Stones che per anni è stata l’unica band punto di riferimento della musica demenziale in dialetto trentino. I testi originali trattano molti temi sempre con ironia e umorismo, sono cantati sulle musiche delle grandi hit del pop e del rock.
Proprio per le sonorità a 360° degli Articolo, la Banda di Lavis si è trovata davanti a una grande sfida: Passare da un genere all’altro, da uno stile all’altro, canzone dopo canzone cercando in più di valorizzare il testo e la voce.
“Avere un’arpista nella nostra line up ci spinge sempre ad <<andare oltre>>, a sperimentare. Se dobbiamo suonare un repertorio tradizionale, dobbiamo sperimentare per inserire con gusto il suono dell’arpa in brani prettamente per fiati. Se vogliamo creare un nuovo repertorio sperimentiamo alla ricerca di musiche in cui l’arpa possa avere una parte importante” Adriano Magagna.
Ma la banda di Lavis si fa presto conoscere e la guida sicura del Maestro Magagna li porta ad entrare nel mondo delle musiche celtiche e irlandesi, per poi passare alle musiche da balletto classico con le musiche di Rossini, Verdi e Čajkovskij.
“Abbiamo fatto il metal, abbiamo fatto il rock demenziale, abbiamo fatto la celtica e la musica da balletto – dice Adriano – ora è il momento di suonare il blues, genere a cui sono molto legato. E lo facciamo grazie a un film a cui sono molto, molto legato: The Blues Brothers. La difficoltà del Blues è quella di uscire dagli schemi. La precisione tecnica che è richiesta nel metal non serve. Essere maghi nel suonare a prima vista, non serve. Il blues bisogna sentirlo nella pancia. Deve essere sporco, ma con Gusto. Bisogna ascoltarsi e capire cosa si andrà a suonare in base alle emozioni che hai dentro e che ti danno i musicisti che stanno suonando con te”
Luca Boninsegna (The Indigo Devils) e Adriano Magagna sono amici di vecchia data e compagni di sassofono. Fin dagli esordi della giovane blues band, Adriano aveva piacere nel seguirli nei live con un sax e la semplice voglia di improvvisare. Questo è ciò che vuole trasmettere alla sua Banda. Non importa conoscere la canzone. Il blues si suona con le emozioni, non con gli spartiti. Visto il legame d’amicizia e la passione per questo genere, nasce la collaborazione tra i neo vincitori del premio Global Label di Sanremo Rock e la Banda più pazza del trentino.
Il progetto è partito con la sua data zero sabato 17 giugno, per l’anniversario dell’uscita della première del film The Blues Brothers (16 giugno 1980). All’evento erano presenti, tra le fila di un pubblico calorosissimo (che ha richiesto ben 3 bis prima di tornare a casa) il Sindaco e l’Assessore alla Cultura di Lavis e il Senatore Franco Panizza che ha tenuto un bellissimo discorso di ringraziamento per la Banda che si dimostra fonte di ispirazione per tutti, dando l’esempio ad uscire dalle regole e a sperimentare.
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