I Solo Psiche sono un duo pugliese con un’idea della musica totalmente personalizzata e potente. Hanno da poco pubblicato il loro terzo album “Leucasia” che colpisce per la sua intensità e particolarità dei suoni.
I Solo Psiche scelgono di affrontare nel nuovo album un tema ormai molto comune nella retorica musicale: l’amore tossico, ma lo trattano attraverso modalità totalmente nuove.
Di seguito l’intervista.
Come pensate che un artista NON debba parlare di amore tossico per evitare di creare una comunicazione mainstream?
«Hai ragione, il tema dell’amore tossico ormai è una comune nella retorica musicale e non c’è un modo giusto o sbagliato per parlarne. Ognuno di noi, se lo ha vissuto ha i propri dettagli. Il punto forte dell’artista è quello di dare un’immagine in cui qualcuno può o meno ritrovarsi. Nei testi, come nella musica, ci sono i vari pezzi di vita di chi li crea, le esperienze e gli stati emotivi; perciò, secondo noi un artista non dovrebbe mai scrivere o comporre qualcosa che non sente suo, se lo dovesse fare, potrebbe sfociare nel pensiero comune del “lo fanno tutti, lo faccio anch’io».
Com’è nata l’idea di accomunare la storia della Taranta alla tossicità di una relazione?
«Nella tradizione della Taranta, la stessa danza è una specie di esorcismo. La persona morsa dalla tarantola, presa dalla reazione fisica del suo veleno e l’intento di espellerlo. Quando è nato il riff centrale della canzone e durante la stesura del testo, il pensiero era fisso sulla necessità di esorcizzare nostri pensieri legati alle esperienze di amore tossico. La nostra tradizione, unita alla leggenda della sirena che abitava i mari che bagnano le nostre terre, da cui il nome del singolo, ci ha ispirati nel percorso creativo di “Leucasia”».
Ascoltando anche i brani precedenti “Luna e Venere” e “Osiride” si percepisce una coerenza intima all’interno della vostra narrazione. Quali sono i punti cardine del vostro modo di raccontarvi attraverso la musica? Cos’è che rende artistico il vostro progetto?
«Il punto cardine è proprio il volersi raccontare e comunicare all’ascoltatore che si riconosce nelle nostre storie che non è solo. Questi 3 brani in qualche modo sono legati tra loro, potrebbero essere parte di un vero e proprio Album che racconta un percorso, nonostante i tre brani siano nati in diversi periodi e da diverse esperienze. Il nostro progetto è basato sull’emotività, sull’umanità. Raccontare le emozioni vissute, quelle a cui spesso oramai non si dà più peso, perché ad oggi è tutto “normale”: si parla di persone “malessere”, si parla di “casi umani”, ci si scherza su con video divertenti, gif, meme e canzoni, ma nessuno parla di come ci si sente a vivere delle situazioni simili. Ci piace sperimentare musicalmente e con i testi, siamo all’eterna ricerca di suoni che colpiscano esattamente lo stesso punto focale che può essere colpito da una frase.
Da dove vengono le vostre influenze e dove trovano energie i Solo Psiche?
«Le nostre esperienze musicali sono totalmente opposte! Gianluigi viene da Tour Europei in cui ha fatto da spalla a grandi band Metal, Samuel viene dal cantautorato italiano e musica per lo più pop.Ci siamo trovati e abbiamo scavato a fondo, trovando così il punto in comune, che poi è ciò che potete ascoltare su Spotify. Troviamo le energie dal cassetto in cui abbiamo custodito per anni il nostro sogno di far musica!Quando ci siamo incontrati abbiamo capito e deciso che il nostro sogno doveva essere anche il nostro obiettivo e da quel momento abbiamo iniziato a lavorare duramente per il nostro progetto.Le energie le troviamo nei nostri follower, nei nostri ascoltatori che, nonostante siano pochi al momento, ogni giorno sono a contatto con noi tramite il nostro Instagram e ci trasmettono il loro amore.
Vi va di raccontarci la vostra esperienza da artisti emergenti?
«La nostra esperienza da artisti emergenti è ancora in fase di crescita. L’unica cosa che al momento possiamo dire è che per quanto possa apparire dura, cerchiamo di prendere sia il bello che il brutto di questa esperienza. Il pensiero che ci accomuna è che la vita è una possibilità e bisogna sempre lottare per ciò che ci rende felici: per noi la musica è una costante della nostra vita e non abbiamo intenzione di rinunciarci».
Chi sono realmente i Solo Psiche e come stanno progettando il loro futuro?
«I Solo Psiche sono anime gemelle musicali, due ragazzi, due amici e fratelli pieni di energia e di voglia di raccontarsi e ritrovarsi con chi è capace di far muovere le cose dal proprio interno. Non c’è un altro modo per definirci se non questo! Per i progetti futuri non rilasciamo spoiler al momento, ma se avete curiosità e volete far parte del nostro percorso, seguiteci sul nostro Instagram e Spotify, ci trovate solo come Solo Psiche. Un enorme abbraccio ad Onda Musicale! »