Recensioni e Interviste

“Letale” è il primo singolo del progetto TURBOSPETTRO: l’intervista con la band

foto artisti
Fuori da mercoledì 31 maggio 2023, il brano è distribuito da Artist First.

“Letale” è il primo singolo del progetto TURBOSPETTRO. Il duo alt-rock milanese debutta con un pezzo che è un vero e proprio inno alla libertà e alla bellezza selvaggia, il cui sound farà impazzire gli estimatori di band come Verdena, Ministri e Afterhours. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Se doveste presentarvi attraverso il titolo di una canzone (di altri artisti), quale scegliereste e perché?

Domanda bella e difficile! Io sceglierei “Underdog” dei Kasabian; è una delle mie canzoni preferite dei Kasabian. Loro sono un gruppo che ho ascoltato tanto e mi ha ispirato e forse noi siamo un po’ degli Underdog, partiamo piano un po’ in sordina e poi riusciremo ad emergere e a guadagnarci il nostro posto nella storia del Rock.

Il vostro progetto musicale nasce nel 2020, proprio durante il primo lockdown. Che ricordi avete di quel periodo?

Come tanti, sono rimasto chiuso in un bilocale di 60mq con la mia compagna. È stato un periodo pieno di contrasti, sicuramente terribile, per la situazione nazionale e internazionale, per tutte le vittime del Covid e per l’incertezza sul futuro. La cosa che più strideva era accendere la radio al mattino e sentire le pubblicità alla radio: tutte queste voci di speakers entusiasti che ti vendevano oggetti che in quel momento erano totalmente inutili e fuori luogo.

La cosa però che ho apprezzato è stata la quantità di tempo libero che ho occupato leggendo un sacco e tornando a scrivere canzoni. Ho scritto circa 20 canzoni in due mesi; è stato magico.

Penso che a parte tutti quelli che hanno patito problemi di lavoro a cui va la mia solidarietà, per tutti gli altri che erano con le spalle coperte e bene o male se la sono svagata, abbiano sperimentato la bellezza di cazzeggiare da mattina a sera senza sentirsi in colpa, l’ebbrezza di non dover per forza lavorare e l’ansia di essere ingranaggio di un sistema è sparita in quei mesi.

Come avete portato avanti la creazione del vostro singolo “Letale”? Come è nata l’idea, eventuali difficoltà incontrate…

È nata appunto tra Marzo/Aprile 2020 da un giro di accordi che suonavo ossessivamente in casa tra il salotto e la camera da letto e in quel momento di ispirazione mi è apparsa in testa la parola “LETALE”. Così ho pensato che quell’aggettivo fosse perfetto per il giro di accordi che avevo creato.

Mi sono lasciato ispirare ed il testo è venuto di conseguenza: ho preso spunto da varie persone che ho incontrato nella mia vita, e il personaggio che ne è nato è frutto di un collage.

La protagonista è una creatura che va a caccia di partners e viene continuamente desiderata per il suo fascino magnetico: lei vive la sua vita sessuale libera da pregiudizi e autocensure.

Ad un livello più profondo però, questa canzone, che è tutta giocata sul binomio Amore/Morte, racconta in maniera sotterranea il punto di vista delle “vittime”: parla del desiderio e di come l’appagamento e la soddisfazione di tale desiderio non porti alla felicità dell’individuo.

La donna/creatura protagonista è l’oggetto del desiderio e chi la desidera viene travolto e distrutto dal suo bisogno di nutrirsi che è più forte.

Ci sono dei progetti alt-rock italiani che seguite con interesse?

Sì, io seguo Zen Circus, Motta, Verdena, Ministri, Afterhours e Fast Animal and Slow Kids anche se forse si sono spostati in un ambito più mainstream con gli ultimi album.

Mi è piaciuto particolarmente l’album dei Verdena e ultimamente ho sentito anche l’album di Federico Dragogna che ho trovato interessante e diverso dal classico sound Ministri.

Anche se non sono Alt Rock, mi sta piacendo l’ultimo album de Lo Stato Sociale perché ha dei testi veramente incazzati e intelligenti, tipo “Pompa il Debito” e “Anche i ricchi muoiono”. Vorrei duettare con loro!

Quali sono i consigli che dareste a chi volesse avviare un progetto musicale ma non ne trova il coraggio?

Ok, non voglio dire cose troppo da motivatore da due spicci tipo “insegui i tuoi sogni”, ma dirò semplicemente: là fuori è pieno di gente che fa cagare molto più di te e sta sopra un palco e ha un pubblico! Quindi non farti troppe paranoie e buttati, divertiti e se fai schifo, sii il migliore a fare schifo!

Qui il video di “Letale”.

— Onda Musicale

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