Howlin’ Wolf, il cui vero nome era Chester Arthur Burnett, è stato uno dei più grandi e influenti artisti nel mondo del blues.
Nato il 10 giugno 1910 a White Station, Mississippi, Howlin’ Wolf è noto per la sua voce potente e graffiante, il suo carisma unico e le sue esibizioni intense. La sua musica ha avuto un impatto profondo e intenso sulla scena blues e ha ispirato generazioni di musicisti.
Gli anni formativi e l’inizio della carriera
Howlin’ Wolf crebbe in una famiglia di agricoltori nel Delta del Mississippi, un’area ricca di tradizione musicale. Da giovane, iniziò a suonare la chitarra e a cantare in coro in una chiesa locale. La sua passione per la musica lo portò a entrare in contatto con il blues tradizionale e a imparare da grandi artisti come Charley Patton (suo insegnate di chitarra), Sonny Boy Williamson II, Tommy Johnson e Jimmie Rodgers. Negli anni 30 lavorò come agricoltore nello stato dell’ Arkansas, prima di partire per la guerra come addetto alla radio a Seattle.
Negli anni ’40 Howlin’ Wolf si trasferì a Memphis, Tennessee, dove iniziò ad esibirsi nei club locali e a registrare per l’etichetta discografica Sun Records. Fu proprio a Memphis che incontrò il produttore e musicista Sam Phillips, che riconobbe il suo talento unico e lo aiutò a definire il suo sound distintivo.
Il suo stile musicale
Howlin’ Wolf era noto per la sua voce graffiante e profonda, che possedeva una gamma emozionale straordinaria. La sua musica era intensa, espressiva e carica di passione. I suoi testi affrontavano temi profondi come l’amore, il dolore e le sfide della vita quotidiana, riflettendo l’esperienza della comunità afroamericana nel profondo Sud degli Stati Uniti.
Uno degli elementi più riconoscibili del sound di Howlin’ Wolf era il suo modo di suonare la chitarra. Utilizzava accordature aperte e un suono aggressivo per creare un’atmosfera unica e coinvolgente. Il suo stile influenzò molti musicisti blues e rock successivi. La sua vita è stata raccontata nel film del 2009 Cadillac Records.
![](https://www.ondamusicale.it/wp-content/uploads/2023/08/howlin_wolf.jpg)
Successo e riconoscimenti
Negli anni ’50 e ’60, Howlin’ Wolf ottenne un grande successo con una serie di singoli e album di successo. Canzoni come “Smokestack Lightning“, “Spoonful” e “Back Door Man” divennero veri e propri classici del blues. La sua carriera ebbe un ulteriore impulso quando si unì all’etichetta discografica Chess Records, dove registrò alcuni dei suoi lavori più iconici. Diversamente da molti altri musicisti blues dell’epoca, durante la sua scalata al successo, ottenne sempre un grosso riscontro commerciale e finanziario.
Il suo impatto sulla musica non si limitò solo al blues. Howlin’ Wolf influenzò molti artisti rock, tra cui i Rolling Stones, Eric Clapton e Jimi Hendrix, che ammiravano il suo stile unico e la sua autenticità.
Uno dei padri fondatori del blues
Howlin’ Wolf è considerato uno dei padri fondatori del blues e della musica rock. La sua voce e il suo stile di chitarra sono ancora studiati e imitati da musicisti di tutto il mondo. Nel 1980, è stato introdotto nella Blues Hall of Fame e nel 2004 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame alla posizione 51.
La musica di Howlin’ Wolf vive attraverso le sue registrazioni e il suo impatto sul panorama musicale. La sua passione, autenticità e talento lo rendono una figura fondamentale nella storia della musica americana, e il suo “ululato” distintivo continua a risuonare nelle anime degli appassionati di blues e di musica in generale.
La sua scomparsa
Howlin’ Wolf muore il 10 gennaio 1976 al Veteran Administration Hospital ad Hines, nell’Illinois, dopo aver subito numerosi infarti ed essersi ammalato di tumore. Eric Clapton pagò per la sua lapide.
La vita privata di Howlin’ Wolf: moglie e figli
Conobbe Lillie durante una sua esibizione in un club di Chicago. Rimase fin da subito estasiato da lei, e se ne innamorò al punto da farle una corte spietata. Nonostante la sua famiglia, borghese e particolarmente raffinata, non vedesse di buon occhio il suo rapporto con un musicista blues, i due si misero insieme e convolarono presto a nozze, restando insieme per tutta la vita. Non ebbero mai figli, ma insieme crebbero Betty e Barbara, le figlie di Lillie nate da una sua precedente relazione.
Alcune curiosità
- Howlin’ Wolf era alto 1 metro e 98.
- Rispetto a molti altri suoi colleghi, ebbe sempre grande successo a livello economico e finanziario durante la sua carriera.
- La vita del lupo è stata raccontata nel 2009 nel film Cadillac Records.
- Il suo nome di battesimo è un omaggio al ventunesimo Presidente degli Stati Uniti, Chester A. Arthur.
- Perché scelse il nome Howlin’ Wolf? Era un omaggio o alle storie sui lupi che gli raccontava da ragazzo il nonno o all’omonima canzone del bluesman Funny Papa Smith.
- Soprannominato anche Big Foot e Bull Cow fin da ragazzo per la sua corporatura imponente, adottò solo verso la fine degli anni ’20 il suo nome d’arte.
- Per un certo periodo visse con Sonny Boy Williamson II, che gli insegnò a suonare l’armonica a bocca.
- La sua lapide fu pagata da Eric Clapton, suo amico e grandissimo fan.