E con oggi sono 58 anni per Richie Sambora, all’anagrafe Richard Stephen Sambora nato a Perth Amboy l’11 luglio 1959, noto per essere stato il chitarrista dei Bon Jovi fin dagli esordi oltre che per le sue collaborazioni con altri artisti e la sua attività solista.
Sambora aveva già sviluppato una certa propensione per la musica dato che da piccolo aveva cominciato con tromba, batteria, sassofono ed altri strumenti.
Ma “l’illuminazione sulla via di Damasco” arriva verso i 12 anni quando imbraccia la sei corde per emulare miti come Jimi Hendrix, Eric Clapton e Jimmy Page.
Date queste sue influenze, Sambora è riuscito a sviluppare un sound decisamente blues arricchito con il suo virtuosismo e la talk box (usata per pezzi come “Livin’ on a Prayer” ed “It’s My Life”).
Nei primi anni ’80, durante una sua serata, viene notato dal cantante Jon Bon Jovi e dal bassista Alec John Such che gli offrono subito un provino.
Il chitarrista lo passa senza problemi e, nel 1984, incide con i Bon Jovi l’album d’esordio anche se raggiungono effettivamente il successo con “Slippery When Wet“ del 1986.
Tra le varie pause del gruppo, oltre a dedicarsi al sociale, Sambora si dedica anche ai suoi album solisti, “Aftermath of the Lowdowon” risale al 2012, ed alle varie collaborazioni con artisti che spaziano da Alice Cooper, a Cher fino ad arrivare ai Bad Company.
Dopo una carriera di successi con i Bon Jovi, più di 10 album, lascia ufficialmente la band nell’autunno del 2014 per questioni mediatiche. Oggi è sostituito da Phil X.
Ora si dedica alla sua attività solista ed arricchisce, ulteriormente, il suo grande parco chitarre che comprende Fender, Kramer, Gibson, Ovation ed altre chitarre a più manici. Attualmente vive e collabora con la compagna, e chitarrista, Orianthi (link).
(vv)
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