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La storia affascinante dei Weavers, un intreccio di melodie e una rivoluzione folk

La band dei Weavers

I Weavers sono stati un gruppo musicale folk statunitense attivo negli anni ’50. La band è stata una delle prime a portare la musica folk tradizionale al grande pubblico, diventando una delle influenze chiave nella rinascita del movimento folk americano, proveniente dal Greenwich Village a New York.

I Weavers si sono formati a New York City nel 1948 e la formazione originale comprendeva quattro membri principali:

  1. Pete Seeger (voce, banjo): è stato uno dei membri fondatori e uno dei volti più noti dei Weavers. Era noto per il suo coinvolgimento politico e sociale e ha contribuito in modo significativo al revival del folk americano.
  2. Ronnie Gilbert (voce): la voce potente e distintiva di Ronnie Gilbert ha aggiunto una qualità unica al suono dei Weavers. Ha contribuito a creare armonie vocali memorabili all’interno della band.
  3. Lee Hays (voce, basso): ha contribuito con il suo talento vocale e la sua abilità con il basso al sound dei Weavers.
  4. Fred Hellerman (voce, chitarra): suonava la chitarra e cantava nel gruppo. La sua abilità strumentale e vocale è stata una parte essenziale del loro stile.

I Weavers erano noti per l’armonizzazione vocale impeccabile e la loro capacità di reinterpretare canzoni folk tradizionali in modo fresco e coinvolgente. Nel 1950, hanno ottenuto il loro primo grande successo con la canzone “Goodnight, Irene“, che è diventata uno dei loro brani più iconici.

L’accusa di essere anti-americani

Tuttavia, negli anni ’50 il gruppo ha affrontato sfide legate all’anticomunismo dell’era della Guerra Fredda. A causa delle loro presunte simpatie politiche, i Weavers furono messi sotto sorveglianza e banditi dalla radio e dalla televisione per un certo periodo, venendo accusati di eesere anti-americani. Furono così chiamati a testimoniare davanti alla Commissione per le attività antiamericane nel 1955. Hays si appellò al V emendamento, ovvero alla facoltà di non rispondere. Mentre Seeger si rifiutò di rispondere sul I emendamento: fu giudicato colpevole di disprezzo nei confronti della corte e condannato. Nel 1961 la sua condanna fu annullata per motivi costituzionali e il Comitato perse tutto il potere che aveva avuto in quegli anni.

Poiché già prima Seeger era elencato tra gli artisti della lista nera dell’industria dello spettacolo, tutti i membri dei Weavers erano stati posti sotto la sorveglianza dell’FBI che, inoltre, non permise loro di esibirsi alla televisione o alla radio nel periodo del maccartismo. Termina quindi anche il contratto con la Decca Records che, nel 1953, tolse le loro canzoni dal catalogo. Nel 1952 il gruppo si sciolse, non riuscendo più a sostenersi economicamente.

La rinascita

Nonostante queste difficoltà, i Weavers si riformano nel 1955 e continuano ad esibirsi e registrare musica folk di alta qualità, come una versione celebre di “Wimoweh“, una canzone tradizionale sudafricana che è stata in seguito popolarizzata come “The Lion Sleeps Tonight“. Segue un disco live dal titolo “Live At Carnegie Hall“.

La fine definitiva

Dopo una serie di avvicendamenti nella formazione, la band di scioglie definitivamente nel 1964. Nel febbraio del 2006 il gruppo riceve il Grammy Award alla carriera. Nel febbraio del 2006 il gruppo ricevette il Grammy Award alla carriera.

— Onda Musicale

Tags: Grammy Awards, Pete Seeger
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