Jimmy Reed è stato un leggendario chitarrista, cantante e armonicista blues americano, interprete dell’electric blues.
Jimmy Reed (al secolo Mathis James Reed) nasce il 6 settembre 1925 a Dunleith, Mississippi e cresce in una famiglia di musicisti dove impara a suonare l’armonica e la chitarra fin dalla giovane età.
Gli inizi della sua carriera
Jimmy iniziò a suonare in piccoli locali e juke joint locali nell’area del Delta del Mississippi negli anni ’40 e ’50. Nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, si arruolò nell’esercito dove trascorse la maggior parte del suo tempo a suonare con una band militare.
Il suo stile musicale
Jimmy Reed è diventato famoso per il suo stile musicale unico, caratterizzato da un blues elettrico semplificato e un ritmo costante e piuttosto lento. Il suo suono era riconoscibile per l’uso di un’armonica amplificata attraverso un microfono, che risultava a – a tratti – ipnotica e il suo ritmo costante a 12 battute e il suo canto caratterizzato da una voce calda e appassionata.
Il successo di Jimmy Reed
Il grande successo è iniziato negli anni ’50 quando ha firmato un contratto discografico con la Vee-Jay Records. Con questa etichetta, ha pubblicato una serie di singoli di successo tra cui “You Don’t Have to Go“, “Ain’t That Lovin’ You Baby“, “Bright Lights, Big City” e “Baby What You Want Me to Do” Questi brani sono diventati dei classici del blues e hanno contribuito a definire il suono del Chicago blues.
Mary “Mama” Reed, moglie di Jimmy Reed, ha avuto un ruolo importante nella sua carriera musicale
La donna era spesso la sua chitarrista ritmica e corista durante le sue esibizioni dal vivo e questa collaborazione ha contribuito a creare il caratteristico suono blues di Jimmy Reed, che è stato una figura altamente influente nel mondo del blues e del rock ‘n’ roll. Le sue canzoni sono state reinterpretate da numerosi artisti, tra cui Elvis Presley, The Rolling Stones, Neil Young e molti altri. Jimmy Reed è stato introdotto nella Blues Hall of Fame nel 1980.
Ha influenzato molti musicisti
I Rolling Stones lo hanno citato spesso come una delle maggiori influenze sul loro sound e le loro prime scalette live includevano alcune sue canzoni. Nella loro uscita del 2016, “Blue & Lonesome“, hanno registrato una sua versione di “Little Rain“. Anche gli Yardbirds si sono ispirati molto a lui, così come The Animals, Van Morrison e anche i Grateful Dead.
Una vita piena di ostacoli
Nonostante il successo musicale, Jimmy Reed ha affrontato diverse sfide personali, tra cui problemi di alcolismo che ne hanno impedito l’affermazione al pari di altri musicisti dell’epoca.La sua salute si è deteriorata nel corso degli anni, ma ha continuato adesibirsi fino alla fine degli anni ’70.
La sua scomparsa
Jimmy Reed è scomparso il 29 agosto 1976 ad Oakland (California), a soli 50 anni, a causa di complicazioni legate all’alcolismo e alla salute precaria. Bob Dylan ha reso omaggio a Jimmy con la canzone “Goodbye Jimmy Reed” nel suo album del 2020 Rough and Rowdy Ways. La Steve Miller Band ha inciso le cover di cinque canzoni di Reed: “You’re So Fine“, “I Wanna Be Loved (But di Only You)“, “Big Boss Man“, “Caress Me Baby” e “Ain’t That Lovin’ You Baby“.