Lucky Peterson, il cui vero nome era Judge Kenneth Peterson, è stato un talentuoso chitarrista, cantante e tastierista blues e jazz.
Nato il 13 dicembre del 1964 a Buffalo, New York – USA, la sua storia musicale è iniziata fin da giovane, poiché è cresciuto in una famiglia di musicisti. Suo padre, James Peterson, era un noto cantante e chitarrista blues, mentre sua madre, Tammy Peterson, era un’organista e cantante gospel
Talento fin da bambino
Lucky Peterson ha dimostrato un talento straordinario per la musica fin dall’infanzia. All’età di 3 anni ha imparato a suonare l’organo Hammond B3, e a soli 5 anni ha cominciato a suonare la chitarra. Queste abilità precoci hanno attirato l’attenzione e hanno fatto sì che Peterson si esibisse pubblicamente fin dalla giovane età.
La carriera di Lucky Peterson
A 6 anni è apparso nel programma televisivo “The Ed Sullivan Show” esibendosi di fronte ad un vasto pubblico. Questo momento ha rappresentato l’inizio ufficiale della sua carriera musicale. Nel corso degli anni Peterson ha suonato con molti artisti famosi, tra cui Little Milton, Bobby “Blue” Bland e Otis Rush.
Il suo debutto discografico
Lucky Peterson ha pubblicato il suo album di debutto, “Our Future: 5 Year Old Lucky Peterson” nel 1969, quando aveva solamente 5 anni. Da allora ha registrato numerosi dischi, abbracciando una varietà di generi musicali tra cui blues, jazz e soul. Uno dei suoi album più noti è “Triple Play” (1990).
Il suo stile musicale
La musica di Lucky Peterson era eclettica e poteva spaziare dal blues tradizionale al jazz, spesso con influenze funk e soul. Era noto per la sua versatilità come chitarrista, tastierista e cantante.
Lucky Peterson era innamorato dell’Italia
Lucky Peterson era anche un grande amante dell’Italia e della Toscana in particolare. È stato ben cinque volte tra il 1991 e il 2016 nella line-up del Pistoia Blues Festival. E memorabile fu proprio la sua ultima partecipazione alla rassegna pistoiese, quando a metà del suo show scese tra il pubblico che affollava piazza Duomo, continuando a suonare la chitarra tra la gente per una decina di minuti, sorseggiando una birra, concedendosi agli scatti dei telefonini, ma senza mai togliere le dita dalle sei corde, sorridendo a tutti e cantando divertito. Nell’occasione il bluesman statunitense, molto amato per il modo informale di rapportarsi con il pubblico e per la sua generosità sul palco, incantò la platea con un’esibizione che è rimasta tra le più straordinarie e travolgenti nella storia del festival.
La sua vita personale
Ha vissuto a Dallas, in Texas, e ha mantenuto un rigoroso programma di tour esibendosi in tutto il mondo. Aveva quattro figli. Morì il 17 maggio 2020 a Dallas all’età di 55 anni. Secondo il critico musicale e giornalista francese Alex Dutihl, Peterson è morto di una grave emorragia cerebrale dopo essersi ammalato a casa.
Molte collaborazioni prestigiose
Lucky Peterson ha collaborato con numerosi musicisti di fama mondiale, tra cui Etta James, Bobby Blue Bland, Little Milton, Otis Rush, e Kenny Neil. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio Living Blues Critics’ Award come miglior tastierista e il premio Pioneer Award dalla Rhythm and Blues Foundation.