Il mercato del disco in vinile si è allargato notevolmente e molte richieste rimangono quindi insoddisfatte: per questa ragione Sony Music ha deciso di aprire un proprio impianto di produzione.
In molti si saranno accorti che, da alcuni anni, il mercato dei dischi in vinile è cresciuto sensibilmente, sia in termini di interesse che di richieste concrete. La tendenza e tanto interesse hanno costretto il colosso discografico Sony Music ad aprire una propria fabbrica per soddisfare autonomamente le richieste di dischi in vinile.
L’apertura di questo stabilimento è prevista per la primavera del prossimo anno e in quella location verrà, di fatto, ripristinata una tradizione abbandonata nel 1989, quando si pensava che il vinile fosse destinato ad estinguersi per colpa della nascita dei CD.
Nel 2016, grazie a una crescita del 53% rispetto all’anno precedente, la vendita globale di dischi in vinile ha generato un giro d’affari superiore a quello dei download digitale e la ragione appare piuttosto semplice da leggere.
La richiesta si è allargata notevolmente e non solo a quella porzione di mercato fatta di persone nostalgiche. Infatti, appare evidente che attualmente la richiesta di dischi in vinile avviene anche da parte delle nuove generazioni e anche da parte di giovanissimi.
La ragione della decisione di Sony Music si può anche spiegare nel fatto che uno dei mercati più attivi è proprio quello giapponese, anche se in Europa la tendenza è in continua crescita.
Ed è proprio nel nostro continente che le grandi etichette discografiche realizzano 100mila vinili al giorno i quali però non sono più sufficienti a soddisfare le richieste.
Sony Music ha allora deciso che è arrivato allora il momento di aumentare la produzione anche in Europa, accontentando così le esigenze degli amanti del caro vecchio e amato disco in vinile. Giovani e meno giovani.
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