Musica

Il disco della settimana: Schrei dei Tokio Hotel

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Eccoci qui anche questa settimana con “il disco della settimana”…oggi, su suggerimento di una mia amica, andremo su qualcosa di molto più easy e recente. Parleremo infatti dell’album “Schrei” della band tedesca Tokio Hotel.

In molti li avranno sentiti nominare, andiamo a vedere un pochino la storia di questo gruppo: i Tokio Hotel si sono conosciuti nel 2001 a Magdeburgo durante un concorso musicale. Lì i gemelli Kaulitz conobbero un batterista che di cognome faceva Shäfer, il quale li presentò al suo amico bassista George Listig. Non è dato sapere come finì il concorso, ma subito dopo i quattro decisero di formare una band con il nome di Devilish iniziando a suonare nei club e nei locali di Magdeburgo e dintorni.

Nel 2003 per loro accadde una svolta molto importante, infatti la band conobbe il produttore Peter Hoffman tramite un talent – show… Hoffman iniziò a far fare strada al gruppo con diverse esibizioni in Germania. Nel 2004 poi il gruppo cambiò nome in Tokio Hotel, il significato del nome è stato più volte spiegato dalla band in diverse interviste: Tokio è stata inclusa nel nome in quanto città simbolo di dinamismo ed espansione, mentre Hotel fa riferimento al fatto che l’attività professionale di musicisti li costringe a passare molto tempo negli hotel.

L’esplosione avvenne nel 2005 con il loro primo disco “Schrei” che venne pubblicato a dicembre di quell’anno, anticipato ad agosto dall’uscita del loro primo singolo “Durch der Monsun”. Il singolo venne pubblicato solo in Germania, Polonia, Austria e Repubblica Ceca.

L’album si compone di 12 tracce fra cui, come detto, “Durch der Monsun”, “Schrei”, “Rette mich” e “Der letze tag”… Tutti estratti come singoli dall’album.

Durch der Monsun” è una canzone dal sound aggressivo e potente, che va crescendo di intensità durante la canzone come per dare l’impressione del Monsone stesso. Di questa canzone fu registrata anche una versione cantata in giapponese e che riscosse un gran successo nel paese asiatico. Di quella registrazione David Jost commentò di come fosse “…davvero divertente, perchè Bill [Kaulitz]sembrava davvero un personaggio dei manga”.

Schrei” è il secondo singolo e title – track dell’album. Il testo della canzone è stato spiegato da Bill Kaulitz in una intervista dicendo che: “Schrei parla dell’importanza di non omologarsi e di dire sempre quello che si pensa. La canzone parla della frustrazione che provoca il doversi adeguare per forza a queste situazioni. E per questo bisogna semplicemente urlare, urlare per scaricare la rabbia e la frustrazione […] L’altro grande tema di Schrei è quello di rimanere se stessi. É una cosa molto importante nella nostra situazione. Tra noi c’è la regola che quando uno comincia a montarsi la testa gli altri lo riportano con i piedi per terra”.

Der letze tag” venne pubblicato nel 2006 e fece vincere alla band un premio Echo Award come miglior video nazionale il 25 marzo del 2007. Il video infatti ritrae la band suonare sul tetto del cinema Kosmos di Berlino, sotto un sole accecante e mentre la musica aumenta di volume, sotto il cinema si iniziano a accumulare sempre più persone (fra cui fan della band) che cantano assieme al gruppo.

In seguito la casa discografica fece incidere l’album in inglese per presentarlo al mercato mondiale, l’album che ne uscì era un mix dei migliori pezzi dei loro primi due dischi “Schrei” e “Zimmer 483” (pubblicato nel 2007) ed ebbe un discreto successo riuscendo a diventare numero 1 in classifica anche in Italia col singolo “Monsoon”.

Insomma, questa settimana un disco dall’ascolto molto easy…anche se sono presenti delle sonorità che comunque riportano a delle atmosfere pesanti, chiaramente di scuola Punk e Emo. Lo consiglio per questa settimana.

 

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