The Edge, all’anagrafe David Howell Evans nato a Barking l’8 agosto del 1961, è famoso per essere il chitarrista degli irlandesi U2 sin dai lontani tempi di “Boy” del 1980.
Ovviamente se si parla degli U2 è inevitabile che si finisca a parlare di uno dei loro più grandi capolavori e cioè “The Joshua Tree” del 1987.
Recentemente la band ha discusso del famoso disco con Zane Lowe a Beats 1 e, alla domanda se alcune canzoni fossero state ispirate dall’uso di sostanze stupefacenti, le cose sono diventate parecchio interessanti.
Bono ha smentito subito, ma gli altri compagni di band gli hanno ricordato come in verità c’è stato un divertente episodio legato ai funghi allucinogeni.
Il chitarrista The Edge ha infatti dichiarato“beh, questo è successo un po’ tardi, ma ho trascorso un momento divertente grazie ai funghi allucinogeni. È stato un esperimento metafisico capisci? È stato molto spirituale”.
Il chitarrista ha infatti rivelato di averne presi alcuni durante una festa a casa del bassista Adam Clayton per poi tornare a casa sua e mettersi a letto.
“Ero nel mezzo di una stanza buia a guardare i fuochi d’artificio che esplodevano nella mia immaginazione e poi ho cominciato a capire i segreti dell’universo. Ho avuto questo momento di discernimento e pensavo ‘non mi ricorderà mai questo domani, devo registrare questi pensieri’. Così ho strisciato sul pavimento per prendere il mio registratore portatile, impiegandoci ben 25 minuti, e tornare a letto. Lì ho schiacciato play e quindi si è accesa la luce rossa che sono rimasto a fissare per altri 25 minuti”.
The Edge ha poi affermato di aver creato, durante quella folle notte, una registrazione intitolata “all of the important secrets of the universe”, ma le cose non sono proprio andate come aveva previsto anche perché se n’è ricordato la sera successiva.
“Ho poi realizzato ‘oh mio Dio, ho fatto una registrazione con su i segreti dell’universo. Devo assolutamente ascoltarli” quindi mi sono alzato ed il registratore era ancora in funzione, ma le batterie erano scarica quindi ne ho messe di nuove ed ho premuto play. Tutto quello che sono riuscito a sentire dopo è stata la mia voce smorzata perché ho parlato tutto il tempo nello scomparto delle batterie. Completamente perdute! Non una sola parola udibile. Pensateci, i segreti dell’universo erano così vicini!”
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