Il 26 luglio 1982 il singolo “When The Tigers Broke Free / Bring The Boys Back Home“, il singolo in formato 7”, esce in Inghilterra.
È un singolo della progressive rock band inglese Pink Floyd, pubblicato per la prima volta nel 1982 all’interno del film Pink Floyd The Wall, scritto da Roger Waters, e nella relativa colonna sonora.
Nella sceneggiatura appare diviso in due parti: la prima fa da sfondo alla scena in cui il padre di Pink pulisce le canne della pistola (poi sfocerà nella più nota In the Flesh?), mentre la seconda parte quando il piccolo Pink trova nel mobile della camera di sua madre le condoglianze del Re per la morte in guerra del marito.
Il brano apparirà successivamente nel 2001 nell’album Echoes: The Best of Pink Floyd, e nella rimasterizzazione del 2004 di The Final Cut, inserita tra One of the Few e The Hero’s Return.
Come già citato, il testo racconta come morì il padre di Roger in guerra ad Anzio nel 1944. Il titolo della canzone si riferisce a un determinato modello di carro armato tedesco di quel periodo: il Tiger I, usato dalle truppe tedesche.
Il testo racconta che nessuno della compagnia rimase vivo: And no one survived / From the Royal Fusiliers Company C / They were all left behind / Most of them dead / The rest of them dying (Nessuno sopravvisse della Compagnia C dei Fucilieri Reali. Furono tutti lasciati indietro, la maggior parte morti, gli altri morenti). L’avversione verso la guerra e contro i potenti esplode nell’ultimo verso, attribuendo tutta la colpa della morte del padre ai comandanti dell’Esercito Inglese: And that’s how the High Command / Took my daddy from me.
L’armonia, inizialmente creata solo da voci che in coro creano gli accordi, richiama alla memoria una scena epica e toccante, come la morte di un eroe, con la melodia suonata da un corno. La musica segue un forte climax ascendente, attraverso il quale si può rivivere, anche senza conoscere il testo, ogni attimo dell’ultima battaglia di Eric Fletcher Waters.
(Fonti: Cymbaline – Pink Floyd Fan Club e Wikipedia)