“Unn’è L’amuri” è l’EP di debutto di Corrado.
Corrado Degliangioli conclude il 2023 pubblicando il suo primo EP “Unn’è l’amuri”, prodotto da Guido Guglielminetti. Cinque canzoni molto intime che si ispirano alla canzone d’autore italiana. Una armonica accompagna l’ascoltatore attraverso le storie e le emozioni di questo disco.
Corrado, com’è nata l’idea di scrivere “Unn’è l’amuri”?
Dopo aver visto il film ( bellissimo) di Fiorello ‘Stranizza d’amuri’. La canzone l’ho scritta dopo essere tornato dal cinema. Quando l’ho fatta ascoltare a Guido Guglielminetti mi ha subito detto :” È bellissima, questa è la mia canzone preferita!”.
Puoi raccontarci di più sulla tua scelta di includere una canzone in dialetto siciliano e di trattare temi così profondi e significativi come la ‘Strage di Giarre del 1980 e il ‘caso Emanuela Orlandi’ ?
Sono una persona molto sensibile, seguo tutti i giorni i telegiornali, e riesco ancora a scandalizzarmi quando sento che il “caso Emanuela Orlandi” è avvolto nel mistero dopo più di quarant’anni. “Io so” diceva Pasolini, “ma non ho le prove..”. ‘Unn’è l’amuri’ è in siciliano per dar più peso e voce al ‘protagonista’ della canzone, poi perché i fatti sono ambientati in Sicilia, ma alla fine comunque la canzone l’ho scritta di getto, e mi è venuta così..
“Il cappello di un Pescatore” è una collaborazione molto significativa con Silvana. Puoi condividere con noi il processo di creazione di questa canzone e il significato che ha per te?
La canzone è nata un mattino di luglio, dopo colazione. Presi la penna in mano e la scrissi in poco più di mezz’ora, anche la musica. Non so come sia venuta, se sia piaciuta, ma è la mia canzone preferita, la mia prima vera canzone, per questo ho voluto cantarla con Silvana che è una delle persone più importanti della mia vita.
Corrado, come è stato lavorare con Guido Guglielminetti alla produzione dell’EP?
Guido è una persona fantastica, ricordo che quando andammo a casa sua la prima volta per registrare, Silvana era imbarazzatissima, non riusciva a cantare, allora lui si tolse le cuffie, e ci portò in salotto: ci scolammo due bottiglie di rosato, buonissimo, chiacchierando del più e del meno come se ci conoscessimo da una vita. Un professionista, un uomo paziente, una gran brava persona.
Qual è il messaggio principale che vorresti che gli ascoltatori ricevessero dall’ascolto di “Unn’è l’amuri”?
Non do messaggi, non do neanche risposte, sono pieno di dubbi e di incertezze. Sono una persona molto sensibile, provo molta empatia, sono contro qualsiasi forma di potere, quindi cerco di dar voce a chi non ne ha.
Oltre alla musica, cosa ti ha spinto a condividere queste storie e emozioni così profonde attraverso le tue canzoni?
La mia persona ! Le mie canzoni sono il mio specchio, la mia identità, la mia libertà.
Cosa possiamo aspettarci nel futuro della tua carriera musicale? Hai già in mente nuovi progetti o nuove direzioni artistiche da esplorare?
Abbiamo un bel progetto da portare avanti con Guido, e sicuramente continuerò a fare musica in futuro!