È uscito il 28 settembre su tutti i digital-stores Freak Parade della band pesarese Prowlers. L’album è preceduto dal doppio singolo Not by my side/Joseph Merrick, disponibile per l’acquisto e l’ascolto su tutti i maggiori digital stores ed in rotazione radiofonica su oltre ottanta emittenti.
Freak Parade è promosso da Verbatim Ufficio Stampadi Claudia Erba e distribuito da La Stanza Nascosta Records di Salvatore Papotto, etichetta discografica con sede ad Alghero (SS), ma operativa sull’intero territorio nazionale. Freak Parade, dalla gestazione lunga e complessa, contiene ben dieci tracce e, rispetto al precedente The shadow of Tomorrow, ha un’impronta maggiormente introspettiva.
Freak Paradeè una sorta di concept-album sui generis dalle sonorità eterogenee, denso di suggestioni filmiche: si va dal rock psichedelico di Golden Bricks e Another brother’s gone away all’onirica Outro (Freak Waltz), passando per il folk-blues di On the Dusty Road, la zeppeliniana Hotel Dante, l’hard rock classicodi Fighting all again, che sembra riecheggiare il ribellismo sonoro degli AC/DC.
Joseph Merrick – una inedita rivisitazione del biografico “The Elephant Man”, con riferimenti anche al cult movie “Freaks” di Browning – è una potente e corrosiva allegoria sulla diversità dall’allure sonora rituale e grottesca.
La ballata, scura e dissonante, si evolve-nel finale- in un magniloquente progressive rock dal mood ipnotico e ricorsivo. Lunghezza e complessità semantica fanno di Joseph Merrick il brano più emblematico dell’album, un unicum tematico -pur nell’eterogeneità stilistica- caratterizzato da una prosa colta e a tratti controversa, che trascende il mero citazionismo filmico.
In Not by my side distorsioni potenti e dinamiche, sul modello dell’hard rock inglese, sonorità dissonanti e taglienti e arrangiamenti blueseggianti e cadenzati si innestano su una vocalità virtuosistica e crepuscolare, dando vita ad un hard-rock dal gusto seventies.
Il sound grunge di Turtle man sembra richiamare le atmosfere sporche del younghiano Arc/Weld; Fantastic fanatic è invece una ballata in tempo ternario, che inizia in chiave semiacustica per poi confluire in un rock ruvido e pedante.
L’attitudine progressive, lo spessore culturale e la polivalenza semantica-pur nella sostanziale unità tematica- i temi musicali estesi, la varietà compositiva e le contaminazioni sonore, la ricerca estetica-che confluisce anche in una grafica ricercata- fanno di Freak Parade un album nel contempo viscerale e colto, articolato e immediato.
“Nonostante non sia un vero e proprio concept album – dichiarano i Prowlers – ci sono tematiche che accomunano tutti i brani, infatti l’intero album parla di diversità, emarginazione, sfiducia nel prossimo e perdizione. I generi musicali vanno dall’hard rock al folk passando per la psichedelia e il progressive; nonostante la diversità dei generi si trova comunque in ogni brano un’atmosfera cupa e molto introspettiva”.
“Il titolo e il concept grafico illustrano bene lo sviluppo del progetto: infatti Freak Parade narra una serie di situazioni grottesche e disperate vissute da personaggi emarginati e ai limiti della società, che devono fare i conti con un sistema che non liaccetta, con le conseguenze dei lorocomportamenti devianti e con i tarli della propria psiche”.
“La copertina dell’album realizzata dallo stesso Alessandro Santoriello, chitarrista della band, è un lavoro certosino in cui vediamo rappresentati dentro uno scuro tendone i personaggi dell’album e del video. Nella sua interezza (il disegno si svolge nelle due ante esterne della cover) si potranno notare molti particolari nascosti che citano le varie canzoni o i personaggi trattati; all’aspetto sembra un grottesco fumetto confusionario in cui l’osservatore si può divertire a scovare i vari messaggi subliminali”.
“Per l’album è stato realizzato anche un artwork con un’opera grafica per ogni canzone. Le opere sono sia pittoriche che fotografiche; l’artwork si trova all’interno dei contenuti speciali rilasciati nella USB drive dell’album.”
(vv)
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