Recensioni e Interviste

Lill Matt e il suo Disturbo Affettivo Stagionale

Lill Matt, all’anagrafe Matteo Nocchetti, classe 1996, è un cantautore e compositore romano. Il suo sound, influenzato dal punk rock e caratterizzato da uno stile sad, si distingue per la capacità di esprimere concetti emotivi intensi e complessi attraverso una scrittura semplice.

In occasione del suo primo brano “Disturbo Affettivo Stagionale” (Millenari Records, Virgin Group) lo abbiamo intervistato e provato a scavare nella sua anima delicata.

“Scrivo sempre storie tristi dove l’eroe poi muore.” Qual è il tuo ruolo in queste storie tristi? Le guardi in terza persona o le vivi?

    Io sono sempre un po’ Tristano, le storie che scrivo sono frutto del ricordo di un male passato.

    Chi è Lill Matt?

    È l’idea di un uomo libero lontano dal conformismo.

    Il tuo cantautorato è al contempo semplice e complesso. Parole quotidiane, tecnica ricercata. Come ti poni in questo scenario?

    Mi sono sempre sentito diverso dalla maggior parte dei miei coetanei, e a volte ho avuto paura di non essere capito. Scrivo le cose così come sono, sono alla continua ricerca della sincerità nell’arte, e francamente io non credo di essere al passo con quello che è la società apatica di oggi giorno. Credo di essere una persona particolarmente fragile e sensibile, scalfita dalle avversità della vita.

    In virtù del nuovo Ep, dici che vorresti lasciare qualcosa che rimanga e non ossida e che questo è un momento di rinascita. Da cosa rinasci?

    In disturbo Affettivo Stagionale, il singolo, parlo del periodo di forte depressione che ho avuto. Infatti, se ascoltate bene riuscirete di certo a capire dal testo che la storia di cui si parla è un amore che va e ritorna fino a dissuadersi e non tornare più. Rinasco da una disfatta, da un periodo di grande depressione che va e ritorna, quello che è stato un periodo di morte apparente insomma.

    Cosa c’è nell’anima di Lill Matt che in questo primo brano ancora non è uscito?

    Fragilità, sensibilità, empatia e a volte paura di non essere all’altezza dell’aspettativa.

    — Onda Musicale

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