Recensioni e Interviste

Errico Cantamale presenta il suo nuovo Ep

foto profilo di errico cantamale

É uscito giovedì 21 marzo 2024, il primo giorno di primavera, il nuovo singolo di Errico Cantamale.

É uscito giovedì 21 marzo 2024, il primo giorno di primavera, il nuovo singolo di Errico Cantamale, un nuovo capitolo estratto dal disco “Elèison”, di prossima uscita. Quello di Errico è l’alter ego musicale di Angelo Mossi, che dopo aver militato nella scena indipendente di Torino, torna con una nuova creatura che chiama Errico Canta Male.
Anni dopo il suo primo EP, contenente il brano “Vanchiglia“, una canzone diventata nota negli ambienti politici antagonisti, Errico ritorna con un disco che tocca tematiche più personali ed intime. “Elèison“, questo il titolo del nuovo EP in uscita ad aprile, sarà un mondo subacque e ipnotico, l’elaborazione di un trauma in formato musica, partendo dal titolo che è una parola greca che vuol dire pressappoco “pietà”. La traduzione è incerta, e anche nel rito cattolico latino la parola era lasciata in greco, per mancanza di parole adatte. 
Lo abbiamo intervistato, proprio partendo da questo nuovo singolo intenso e allo stesso tempo misterioso, su cui ci sembrava ci fosse molto da raccontare, ed ecco com’è andata!

Un ritorno, quello del tuo nuovo singolo “Rocce” che inizia proprio il 21 marzo, primo giorno di primavera. Come mai questa scelta? E come mai proprio ora?

Subisco il fascino dei numeri. Elèison è composto da 3 canzoni, una canzone da dieci strofe, una da tre e una, il singolo “Rocce”, che poi è la vera risoluzione, da 7. 10-3 =7. La durata totale di Elèison è 7×3= 21 minuti. Mi sembrava giusto uscire il 21/3. Ci sono altre fesserie del genere sparse in Elèison, ma credo che solo un paio di hardcore fans o qualche altrə fissatə di numerologia possa trovarle.

Come sono stati dal punto di vista musicale questi primi mesi del 2024 per Errico Cantamale?

Intensissimi. Ogni momento che riesco a sottrarre al lavoro lo sto dedicando a Errico. Se non ho date, ho le prove, scrivo le mail e rispondo alle interviste, durante le pause in cantiere. Fondamentalmente dormo poco. Devo anche preservarmi le mani perché ho dei problemi ai tendini, quindi il paradosso è che, tra una cosa e l’altra, suono molto meno.

Quale potrebbe essere nel 2024, il ruolo di un’etichetta discografica? Ti è mai pesato uscire “da solo” con questo nuovo disco?

Non ne ho idea. A me sembra che la musica ormai non abbia più mercato. Si lotta per le briciole che cadono da un tavolo dove c’è poco arrosto, tanto fumo e pane raffermo. Ai concerti ci va sempre meno gente. Secondo me la musica fuori dal mainstream sta diventando come il teatro: una macchina goffa, portata avanti da gente ossessionata, che vive di illusioni. Il mio “prodotto” è, come mi hanno detto amici nel settore, “bello ma completamente invendibile”, quindi difficilmente un’etichetta mi può proporre qualcosa di appetibile e difficilmente posso essere io attraente per un’etichetta. Quando non faccio pezzi da 6 minuti senza ritornello, canto di “appendere i fascisti”. Insomma sono pronto a ricredermi, ma mi sa che sono destinato a essere indipendente. Sto fuori dal supermercato della musica e parlo a chi mi vuole ascoltare. Entro per fare due chiacchiere con le cassiere o per fare fessi quelli dell’antitaccheggio.

Sei attento alle nuove uscite discografiche? C’è qualcosa che ti sta convincendo in particolare e a cui magari puoi ispirarti?

Non lo so, direi più della media, ma meno di quanto dovrei. L’ultimo album che mi ha colpito è “Fogo nero” di Toni Bruna. Sto aspettando trepidante un altro album di Pat atho, oltre al prossimo di Nicolò Piccinni.

Quali sono i tuoi piani ora?

Voglio suonare tanto in giro con la band che ho messo su, dove ci sono, oltre a Gabriele Prandi (amico di una vita) e Federico Bertaccini (l’altro padre di Elèison), due bravissimi cantautori, che ho voluto fortemente al mio fianco: Salvo Ricceri, in arte Carlomagno, e Giorgio Nieloud, dei 3 Luppoli. Andate a sentirli, sono speciali! Se volete che veniamo a suonare da voi, non esitate a scrivermi. In band, da solo, a un picchetto, durante una manifestazione, … Vale tutto!

— Onda Musicale

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