Fuori dal 3 maggio “Come una Tennent’s aperta in frigo”, il nuovo singolo di BOOM.BO. Il brano è stato scritto a quattro mani con Il Cile, autore multi-platino, e mostra uno sguardo intimo sulle complessità delle relazioni umane.
L’etichetta discografica 04011 Records è entusiasta di presentare questo nuovo singolo di Boom.bo, che promette di catturare l’attenzione degli ascoltatori con la sua potenza emotiva e il suo sound innovativo.
Ciao BOOM.Bo, perché questo nome d’arte?
Ciao! Il nome nasce semplicemente da una “storpiatura” del mio cognome che è Palumbo, diciamo che è un soprannome che mi porto appresso dai tempi delle scuole medie e che ho deciso di adottare completamente. Mi è stato detto varie volte, da quelli bravi, che è un po’ difficile ed è anche un incubo per i motori di ricerca ma ormai ci sono affezionato!
Non sei solo un musicista, ma sei anche fonico e produttore. Quale di questi tre mestieri ti piace di più e senti più tuo?
Questi tre mestieri, nella mia mente, è come se fossero uno solo, fa tutto parte del magico mondo di quello che arriva alle nostre orecchie. Se dovessi comunque scegliere tra i tre, quello che amo fare più degli altri è mettermi a disposizione degli artisti, quindi il lavoro di produzione e di arrangiamento.
Il tuo nuovo singolo, dal titolo lunghissimo, è il primo brano in cui canti anche, come mai questa necessità?
Da buon napoletano, ogni volta che finisce una storia d’amore mi prende a cantare 🙂 Tornando seri, ho sentito questa volta la necessità di esprimere qualcosa in prima persona e il canto è uno dei mezzi più diretti che sento di avere a disposizione. In passato ho fatto delle piccole cose a livello di backing vocals nelle mie produzioni ma questa volta mi sono sentito di fare il grande salto e prendermi un ruolo di protagonista.
Come è nato questo brano?
Nasce dalla collaborazione con il Cile. Lui aveva questa idea che poi ho sviluppato verso un mondo sonoro più vicino a me. L’immagine della bottiglia mezza aperta in frigo secondo me è potentissima e cattura uno stato in cui ognuno di noi si è sentito almeno una volta nella vita. Sicuramente ci sentivamo così noi quando l’abbiamo prodotta.
Vuoi parlarci anche della tua collaborazione con Il Cile? Come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti tramite un amico in comune qualche anno fa. Da lì è nata un’amicizia vera che credo sia molto rara nel nostro settore. Ovviamente io lo conoscevo già artisticamente e avevo i suoi dischi, che finalmente ho potuto farmi autografare! Ho prodotto per lui due singoli che sono usciti nel corso del 2023 e abbiamo poi nel cassetto una trentina di canzoni su cui abbiamo lavorato che non vedo l’ora di far sentire al suo pubblico.
Com’è lavorare con lui?
Lavorare con lui è stato veramente facile, mi ha dato fiducia da subito e c’è sempre stato uno scambio di idee franco e diretto. Ci sentiamo giornalmente e si è creato un bel rapporto. Questa estate saremo in tour insieme e non temo che la convivenza sul furgone possa mettere in crisi il nostro rapporto 😀
Tra i tanti nomi con cui hai lavorato troviamo anche Fabrizio Moro, in quale occasione avete collaborato?
In occasione dell’allestimento del suo tour nell’estate 2012, che fece nello studio in cui lavoravo all’epoca. Successivamente ebbi l’occasione di collaborare con il suo team alla produzione di alcuni artisti emergenti con cui stavano lavorando.
Un aneddoto divertente associato alla tua carriera?
L’aneddoto più divertente non saprei, sicuramente uno dei momenti più divertenti è stata una cena l’estate scorsa con Pupo dopo una session di registrazione. I suoi racconti e il suo umorismo tipicamente toscano mi hanno piegato in due dalle risate.
Prossimi progetti?
Per il progetto BOOM.BO sicuramente uscirà un altro singolo prima di un EP intitolato “Canzoni al Piatto”. Spero di portare queste canzoni anche dal vivo, magari a partire dal prossimo autunno. Questa estate poi mi troverete in giro per l’Italia suonando il basso per il tour de Il Cile come accennavo prima. Diciamo che non mi annoierò!
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