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Silvia Gollini (in arte Sista) e la fuga dal conformismo – Intervista

Silvia Gollini in arte Sista

Silvia Gollini alias Sista è una cantautrice e autrice pop italiana. A maggio ha pubblicato il nuovo singolo “Formiche”, una feroce critica alla società contemporanea

Sista – Silvia Gollini – è una voce influente nel panorama musicale italiano. Con una carriera ventennale alle spalle come corista e autrice per noti artisti italiani, Sista ha consolidato la sua reputazione con testi significativi e un timbro vocale distintivo​​.

È attualmente in promozione per la pubblicazione del suo nuovo singolo “Formiche”, una denuncia al conformismo e all’omologazione culturale della società contemporanea. Ne abbiamo approfittato per approfondire il discorso con la cantautrice…

Ciao Silvia, cominciamo dal principio. Oltre venti anni di esperienza nel settore discografico, sia in prima linea che dietro le quinte. Com’è cambiata la musica e il modo di fare musica dal tuo punto di vista?

Ciao, direi che la mancanza di album che resteranno nella storia la dice lunga, oggi la “hit” è lo scopo intorno al quale ruota la discografia italiana, è una gara di numeri, streaming, trend, royalty, corsa alle classifiche, naturalmente esistono artisti dai “sani principi” ma sono artigiani del legno contro fabbriche multinazionali di plastica.

Autrice, cantautrice, TV, teatro: in quale di questi ambiti ti senti più autentica? Dove riesci a provare e dare maggiori emozioni?

Io sono una cantante, che scrive e canta canzoni da quando sono nata. Poi l’arte mi coinvolge in altre discipline come il teatro, il Coaching, Vocalist o compagna di avventura.

Sista è il tuo nome d’arte e ricorda gli appellativi che ci si scambiava nei club dove si suonava il blues, il soul, il funk, ma strizza anche l’occhio all’attuale linguaggio urban. Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

Esattamente quelli che hai citato. Il Blues il Soul e il Funk sono stati il mio pane quotidiano da 30 anni e hanno dato vita al mio nome d’arte Sista che è stato usato in tutta l’attività Live in Italia e all’estero, Il mio stile è nato scrivendo per altri da molti anni e poi per me, volevo un sound acoustic pop dal sapore internazionale, ed è nata “Time4” registrata fra Londra e Roma. Dai suoni giamaicani del quartiere di Brixton dove abitavo quando stavo per trasferirmi è seguita “Wednesday freedom” e poi è arrivata la pandemia, nacque “Sospesi” in italiano e fu accolto molto bene. Il Soul e il Funk in italiano hanno richiesto prima qualche buon singolo pop di assestamento “Kokoro” “8 Marzo” e ora “FORMICHE”.

Sei attualmente in promozione con il singolo “Formiche”. So che è difficile “spiegare” un proprio brano soprattutto quando all’orecchio di chi lo ascolta può assumere altri significati, ma prova a farcelo capire dal tuo punto di partenza …

In realtà è molto semplice. “Formiche” siamo noi oggi, in fila, zitti e buoni, lavorare e accumulare senza sapersi piu’ godere una giornata di sole.

Questa canzone e il videoclip, girato in Cinemascope all’interno di una fabbrica di manichini di alta moda è una critica feroce al modo in cui stiamo vivendo , dove ormai “la felicità è in coda alle scadenze” . Dobbiamo tornare a dare valore alle cose semplici. Sono un’attivista della slow life e della slow music: meno canzoni ma più cura ai contenuti.

Il testo di “Formiche” non sembra lasciare molto spazio alla speranza: “desiderare troppo ha conseguenze nocive” (anche se è un buon esercizio mentale non crearsi aspettative), qual è il tuo rapporto con il successo, con il desiderare o non desiderare il successo? Qual è la tua dimensione preferita per ritenerti soddisfatta e riconosciuta, stimata, apprezzata per ciò che fai?

Come cantautrice esistono artisti che hanno scelto strade di esposizione diverse, il riconoscimento che vorrei non ha più fame di essere fermata per strada e oggi la tua privacy è in mano a chiunque.

La dimensione perfetta per me oggi sarebbe di vivere come autrice stimata, apprezzata, magari come Carol King, lontano dal caos, mantenendo intatta la musica.

Il ritmo del brano è incalzante fin dalle prime battute, a tratti marziale, come la marcia, appunto, delle formiche in fila ognuna portando il proprio peso, quanto è importante riuscire attraverso la musica a far percepire anche il senso del testo. Un ascoltatore “distratto” spesso si lascia prendere dalla musica senza badare al messaggio (o viceversa) …

L’arrangiamento e opera di Marco Gollini mio fratello e arrangiatore dei miei brani.

È questo il nostro modo di scrivere e arrangiare le canzoni dando risalto al contenuto e al messaggio, così si dovrebbe creare il vestito adatto, questo ci hanno insegnato i grandi cantautori italiani e continuiamo ad applicare questo modo di fare musica.

Anche la copertina del singolo veicola un messaggio … chi è l’ideatore/ideatrice?

L’ideatrice della copertina sono io, rappresenta l’attimo del videoclip in cui il “manichino incompleto” scappa dal conformismo e dalla catena di montaggio della standardizzazione.

E l’istante prima della fuga.

“Formiche” rimarrà un singolo o sarà inserito in un progetto più ampio: un album e magari un tour?

A settembre chiuderemo l’album con i prossimi due singoli e di seguito un tour Live.

Altri progetti in ballo, Sista?

Faccio parte della Direzione artistica della Mad Records  fondata insieme a mio fratello Arrangiatore e ai migliori musicisti italiani, una realtà nata dopo tanti anni di lavoro nella musica emergente dove nascono progetti discografici, arrangiamenti, inediti, insomma musica fatta con cura alla vecchia maniera. Siamo artigiani a servizio degli artisti che hanno da dire qualcosa.

E dunque, buon lavoro, grazie per la disponibilità e a presto!

Grazie, buona musica.

— Onda Musicale

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