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L’eccentricità di Camden Town e l’importante ruolo nella storia della musica

Camden Town

Se c’è un quartiere che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica e della sottocultura punk-rock, quello è Camden Town.

Situato a nord di Londra, Camden Town ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi un punto di riferimento per molti artisti del panorama musicale britannico ed internazionale

L’eccentricità di Camden Town si sposa con uno stile di vita ribelle dettato dalla situazione economica drammatica dell’Inghilterra degli anni ‘70, periodo in cui le disugualianze sociali erano molto marcate. Come tutte le situazioni socialmente problematiche, anche in questo caso, la musica ne fu influenzata in modo importante con la nascita dei movimenti punk.

Fu proprio a metà degli anni ‘70 che Camden Town iniziò a convertirsi nel luogo iconico conosciuto oggi, un quartiere in cui tutti i “rinnegati” potevano avere una possibilità, fare musica e aprire un’attività propria

In particolar modo, il cortile di Dingwalls divenne, ben presto, un centro culturale d’avanguardia e, con la nascita della Dingwalls Dance Hall, la musica dal vivo underground riusciva a farsi spazio. Nel corso degli anni questo posto divenne un locale importantissimo, che ha lanciato molti artisti famosi tra cui i Pink Floyd (1966), i Sex Pistols, i Clash, i Ramones, gli Oasis, i Madness e i Radiohead. Più tardi, anche Amy Winehouse avrebbe iniziato la propria carriera nei locali notturni di Camden Town come il Roundhouse, ex stazione ferroviaria trasformata in sala concerti che incarna uno dei luoghi più iconici di tutta Londra. Stilare una lista di artisti passati dalle strade e dai locali di questo quartiere potrebbe essere impossibile, proprio a causa della mole di nomi infinita. Lo stesso Prince, catturato dall’atmosfera di Camden vi aprì un negozio.

Oltre al Roundhouse e Dingwalls, tra i locali più importanti per la musica, non si può non citare il KOKO, l’Electric Ballroom che ha ospitato artisti del calibro di Paul McCartney, The Jazz Cafè; locale in cui ha esordito Adele, il Proud e The Good Mixer

È curioso sapere che lo spirito multiculturale di Camden Town aleggiava già dalla fine del 1800, epoca in cui, proprio in questo quartiere, Verlaine e Rimbaud insegnavano francese e Charles Dickens prendeva spunto per i personaggi più famosi dei suoi romanzi. Nel corso degli anni, Camden ha mantenuto le vesti provocatorie, specchio di una parte di società giovane ed in protesta contro i conservatori, divenendo anche la culla della musica underground e all’avanguardia.

In linea di massima, è bene sapere che gli anni ‘70 incarnano un vero e proprio periodo di rottura con il passato e con la “swinging London” degli anni ‘60. Gli stessi Clash con il famosissimo brano ‘London calling’ del 1979, invitano tutti gli ascoltatori a considerare Londra non più come una città frivola e turistica.

“Una falsa beatlemania ha fatto mangiare la polvere Londra chiama, guardate che non abbiamo swing…”

Il nome ‘Camden’ fu coniato nel 1700, in onore del conte Charles Pratt di Camden, pioniere dello sviluppo del quartiere

In seguito, con l’apertura del Regent’s Canal negli anni ‘20 del 1800, Camden Town divenne una zona molto frequentata e mantenne la sua importanza culturale fino alla fine della seconda guerra mondiale. La Londra post guerra iniziava ad espandersi anche in altre zone e pian piano Camden venne abbandonata.

La riqualificazione del quartiere riprese negli anni ‘70, prendendo i connotati iconici e fuori dagli schemi che si conoscono tutt’oggi, incarnando un posto non sorvegliato ai margini della città, dove i giovani si sentivano liberi di fare le proprie esperienze, fuori dalla supervisione di genitori e forze dell’ordine. Proprio per questo motivo, Camden, presto, si convertì nella culla della sottocultura punk.

Oggi, il volto originale di Camden si è un po’ perso per strada a causa della massificazione e dell’innalzamento dei prezzi d’affitto, costringendo i piccoli commercianti a lasciare il proprio posto alle catene e grandi brand come le Dr. Martens ed MTV.

Nonostante la storia marchi Camden come il quartiere in cui intere generazioni di punk si sono sentiti liberi di sperimentare e a proprio agio, pian piano i cosiddetti ‘crust punk’ sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, andando sempre più verso la riqualifica ed una conseguente perdita di identità.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Radiohead, Sex Pistols, Ramones, Paul McCartney, Adele, The Clash, Madness
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