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Montgolfier Brothers: un universo sonoro fatto di nostalgia e introspezione

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Montgolfier Brothers

Nel panorama della musica indie, i Montgolfier Brothers si distinguono per la loro capacità di creare melodie delicate e nostalgiche che catturano l’essenza delle emozioni umane.

La nascita della band

I Montgolfier Brothers sono nati dall’incontro creativo tra Roger Quigley e Mark Tranmer. Quigley, originario di Manchester, era noto per il suo lavoro come cantante e cantautore, mentre Tranmer (di Preston), era conosciuto per il suo progetto solista Gnac, caratterizzato da composizioni strumentali. La collaborazione tra i due artisti prese forma verso la fine degli anni ’90, quando decisero di unire le loro diverse influenze musicali per creare qualcosa di unico.

Il loro album di debutto, “Seventeen Stars” è considerato un capolavoro della musica indie

Questo album (pubblicato nel 1999) introdusse il pubblico ad un suono intimo e malinconico, caratterizzato da arrangiamenti raffinati e testi profondamente personali. Canzoni come “Even If My Mind Can’t Tell You” e “Pro-Celebrity Standing Around” sono state elogiate per la loro bellezza e profondità emotiva. La combinazione della voce ricca e vellutata di Quigley con le sofisticate orchestrazioni di Tranmer creò un’esperienza d’ascolto immersiva e coinvolgente.

Dopo il successo di “Seventeen Stars”, i Montgolfier Brothers continuarono ad esplorare nuove direzioni musicali

Il loro secondo album, “The World is Flat“, pubblicato nel 2002, consolidò la loro reputazione di artisti innovativi e versatili. Questo lavoro si distingue per una maggiore complessità nelle composizioni e una più ampia gamma di influenze sonore. Brani come “Time Spent Passing” e “Journey’s End” mostrano una maturazione artistica, con una produzione più ricca e una scrittura ancora più introspectiva.

Buona proposta indie

Sebbene i Montgolfier Brothers non abbiano mai raggiunto un successo commerciale massiccio, la loro musica ha avuto un impatto significativo sulla scena indie. La loro capacità di catturare l’essenza delle emozioni umane attraverso melodie semplici ma potenti ha ispirato numerosi artisti e ha creato una base di fan appassionati. La loro musica è spesso descritta come un rifugio per coloro che cercano conforto e riflessione.

La fine del progetto

Verso la metà degli anni 2000, Quigley e Tranmer decisero di concentrarsi su progetti solisti, ponendo fine alla loro collaborazione come Montgolfier Brothers. Quigley (che morirà il 18 agosto del 2020) continuò a pubblicare musica sotto il suo nome e come At Swim Two Birds, mentre Tranmer proseguì con il progetto Gnac e altri lavori solisti. Nonostante la fine della loro collaborazione, entrambi hanno mantenuto vivo lo spirito e l’estetica musicale che avevano sviluppato insieme. Proprio in questi giorni David Gilmour ha proposto la cover di un loro brano (‘Between Two Points’) che verrà inserito nel nuodo disco Luck and Strange.

I Montgolfier Brothers rimangono una delle gemme nascoste della musica indie, un duo che ha saputo creare un universo sonoro fatto di nostalgia e introspezione. La loro musica continua a risuonare con chiunque cerchi una connessione emotiva autentica, dimostrando che la bellezza può essere trovata nei momenti più silenziosi e riflessivi della vita.

— Onda Musicale

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