Dopo 20 anni dall’ultimo album, i Bel Canto tornano con un album di inediti, “Radiant Green” … in formazione contratta: da trio a duo.
“Dorothy’s Victory” è stato l’ultimo album dei Bel Canto prima della lunga pausa e delle esperienze da solisti dei singoli componenti: Anneli Marian Drecker (la cantante), Nils Johansen (sintetizzatori, basso, chitarra) e Geir Jenssen (polistrumentista rimasto nella band fino al 1989).
Come nascono i Bel Canto
I componenti di Bel Canto si conoscono dal 1985. Sono di Tromsø, una pittoresca cittadina nella parte più settentrionale della Norvegia, dove si incontrano per fare musica. Definiscono subito il loro stile tra il pop e il folk metafisico (alla Popol Vuh), ma anche atmosfere rarefatte ed eteree di un caratteristico deam pop alla Cocteau Twins con incursioni elettroniche applicate alla musica etnica.
La band si trasferisce in Belgio per trovare un’opportunità e firma il primo contratto discografico nel 1987 per l’etichetta belga Crammed. Pubblicano l’album di esordio: “White out conditions”. La commistione di sonorità folk, musica elettro-synth tipica del periodo, psichedelia alla Pink Floyd, musica classica, archi e ritmi etnici li porta a un discreto successo.
Due anni dopo arriva l’album della conferma “Birds of Passage” (1989). Le ambizioni musicali puntano a sonorità medievali sulla scia dei Dead can Dance con atmosfere rarefatte e drammatiche.
L’abbandono di Geir Jenssen e il primo grande successo
Subito dopo “Birds of Passage”, il tastierista e polistrumentista Geir Jenssen lascia il gruppo per dedicarsi al progetto personale “Biosphere”. I rimanenti due componenti, invece, proseguono e nel 1992 pubblicano l’album “Shimmering Warm and Bright”, accolto con tiepidezza.
Intanto, il duo viene scelto dal Comitato Olimpico Invernale di Lillehammer come band ufficiale della manifestazione. Agli a-ha, invece, l’altra prestigiosa band norvegese viene affidato il compito di scrivere l’inno delle Paraolimpiadi del 1994, con il brano “Shapes that go together”.
Finalmente nel 1996, con la pubblicazione dell’album “Magic Box”, Bel Canto raggiungono la maturità e il successo. È il tipico esempio di ethnic folk pop dove si la techno si fonde con il blues e i ritmi caraibici, le ballate noir e gotiche al blues e al pop. L’ispirazione fluisce libera e senza confini.
Tuttavia, gli album successivi – “Rush” del 1996 e “Dorothy’s Victory” del 2002 – non riscontrano la stessa accoglienza di pubblico e critica. La musica vira verso la lounge music d’atmosfera, senza particolari picchi creativi.
La carriera solista di Anneli Drecker
Il duo dal 2002 smette di esibirsi live, ma non dichiara lo scioglimento. Intanto, la cantante Anneli Drecker avvia una propria carriera da solista di successo, viene acclamata e chiamata a partecipare a diverse collaborazioni musicali internazionali e affianca numerosi altri musicisti e band nei rispettivi progetti.
Da solista, Anneli Drecker pubblica l’album “Rocks and straws”, un successo di pubblico e critica che porta numerose testate a paragonare il suo stile di canto, la sua voce e la sua ricerca musicale ad artiste del calibro di Kate Bush, Liz Fraser e Lisa Gerrard, Enya e Björk.
La sua versatilità le permette di collaborare con vari artisti: da Hector Zazou a Gavin Friday, da Jah Wobble a DJ Krush, da Tim Simenon a Simon Raymonde dei Cocteau Twins a Guy Sigsworth.
Amante della letteratura, con il poeta norvegese Ketil Bjørnstad realizza tre album basati sulle poesie metafisiche di John Donne e Hart Crane.
Dal 2002, ha preso parte a due tour mondiali come guest singer degli a-ha, duettando con il cantante Morten Harket. Infine, per 10 anni ha seguito nei loro tour mondiali, cantando e diventando una delle principali autrici dei brani dei Röyksopp.
Anneli Drecker ha realizzato 4 album da solista che hanno ricevuto ciascuno 4 nominations ai Grammy in Norvegia.
Il ritorno del … Bel Canto di un bel colore “Radiant Green”
Il duo non si è mai sciolto. Mentre Anneli Drecker seguiva la propria carriera solista, Nils Johansen ha composto musica per film e TV. Nel 2011, il trio originale con la presenza di Geir Jenssen si è ricostituito per una serie di concerti.
Dopo 22 anni, la band nella formazione attuale composta da Anneli Drecker e Nils Johansen, torna con un album di inediti dal titolo “Radiant Green”, pubblicato il 26 aprile 2024.
I singoli che lo hanno anticipato sono stati “Grass Mint Crisp” (3 marzo) e “Lake Ice” (19 marzo).
La band ha anche annunciato un calendario di concerti e partecipazioni a festival estivi molto ricco.
Recensione Radiant Green
Cosa aspettarsi da questa nuovo album? Gli estimatori ritroveranno tutte le sonorità che hanno caratterizzato il duo, l’inconfondibile paesaggio sonoro del Bel Canto arricchito da una ritrovata freschezza e spontaneità creativa.
Il viaggio è stato lungo, tra i collaboratori spiccano Gilles Martin, colui che ha co-prodotto i primi due album della band, Erik Ljunggren e Matias Tellez, che ha mixato il nuovo album. L’album è prodotto anche in versione vinile (doppio), oltre che CD e digitalmente.
Uno dei momenti più alti del nuovo album è il brano “Virginia”, in cui Anneli duetta con Sondre Lerche (altro grande talento norvegese che nell’ultimo decennio ha instancabilmente prodotto musica di qualità e ha partecipato a innumerevoli progetti, è stato il protagonista nel musical Moulin Rouge e ha realizzato 4 nuovi album e in autunno celebrerà i 20 anni dal suo grande successo “Two way monologue”).
Ad arricchire il sound del nuovo album anche la presenza di Andreas Eriksen alle percussioni e il contributo di Frida Fredrikke Waaler Wærvågen al violoncello nel brano “Wave Without a Shore”, con la tromba d Nils Petter Molvær.
L’assolo ultraterreno nel brano cantato in francese “Train window girl” è suonato da Steven Brown dei Tuxedomoon.
La voce della solista si applica nella ricerca di sonorità orientali, in particolare quelle giapponesi. Un modo di cantare, un fraseggio e un applicare la voce a suoni ancora più lontani e senza confini nel tempo e nello spazio (come nel brano “Erlkönig”).
Gli amanti del genere non potranno che godere del ritorno sulle scene musicali di questo duo etereo e innovativo, che ha ritrovato in sé una rinnovata sintonia.
