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Mandalamarra: il nuovo singolo, il nuovo disco, il nuovo tour

Mandalamarra

I Mandalamarra si raccontano al nostro giornale.

Non si fermano i Mandalamarra … e perché mai dovrebbero? L’esordio appena una manciata di mesi fa con “Mare Mosso” e ora al via il nuovo tour estivo che li porta spesso oltre i confini nazionali. E ora anche nuove scritture, nuove collaborazioni, nuove registrazioni.

In rete il video di “Dolce e Amara”, la penna del poeta PICAS torna tra gli adattamenti folk di Stefano “Billy” Belardi e tutta la sua allegra famiglia (Davide Fusi al basso e ai cori, Christian Arlechino al violino e Davide Pezzato alla batteria) che in questo nuovo singolo porta a casa anche il cameo vocale del Re del folk italiano Enrico Capuano. Ora è tempo di palchi e di suoni suonati. In autunno arriverà questo disco…

Mandalamarra nascono da mescolanze di carriere singole. Il folk l’avete raggiunto come obiettivo oppure è stato il naturale punto di incontro di tutti?

All’inizio del nostro percorso artistico e dopo aver tentato la strada di un genere pop rock, ci siamo accorti che la cosa non ci gratificava. Istintivamente ci sono sorti dei dubbi sin da subito e in virtù anche dell’intuitiva idea del leader Stefano Billy Belardi, musicista di lungo corso, abbiamo capito che bisognava formare un’identità più energica, più genuina, più veritiera, che arrivasse dritta alla gente e che rispecchiasse a pieno il nostro modo di intendere la musica, dandoci la possibilità di collocarci verso un altro universo parallelo, dove saremmo stati in perpetuo movimento nell’infinità di un cielo folk-rock. Con l’uscita nel 2022 del singolo Nuestra Rebelión, la band in naturalezza ha continuato a cavalcare l’onda di questo genere musicale.

Per voi che significa folk? Il popolo a cui ci riferiamo viene sostituito da un ideale secondo voi?

Noi abbiamo ancora da imparare dal genere folk. Più che parlare di ideale, in realtà noi prendiamo con sorriso e serenità tutto quello che ci sta capitando tra le mani, custodendo ogni singola traccia d’emozione nel profondo della nostra anima. I Mandalamarra mettono tutto loro stessi nelle musiche, nei testi e nelle canzoni che propongono. Aggiungiamo che ogni singola briciola di riconoscimento del nostro pubblico, per noi sono linfa vitale e stimoli per non arrenderci mai e continuare imperterriti nel nostro operato. Il nostro cuore è ben oltre l’ostacolo, senza pensare troppo al domani che verrà. Sempre felici e avanti a testa alta.

E l’aspetto politico che spesso si associa a questo genere di musica?

Per nostra scelta e un po’ in controtendenza, in quello che proponiamo non rimarchiamo il nostro credo politico ma anzi lasciamo libero arbitrio, sfogo e sagace intuizione ai più che interpretano in profondità il nostro progetto. Restiamo sempre fratelli di tutti senza mezzi fini, ma la politica è una cosa a sé che fanno i politicanti di mestiere; noi invece siamo leali musicisti con il cuore in mano che cercano di regalano emozioni. Siamo consapevoli che possiamo piacere a molti e non piacere ad alcuni e viceversa. Per noi non è un problema… viviamo per la musica. E la politica travestita in essa non è nel nostro credo.

I Mandalamarra però ci hanno sempre di parlare di vita, di emozioni… insomma di uomini. C’è bisogno di tornare a questo.

I Mandalamarra non si sono mai mossi di lì. Di conseguenza non bisogna partire o tornare, ma sapere dove si è con l’anima in spalla tra il tempo che scorre, e non perdere mai la bussola del cuore oltre le strade che non ci dividono. La distanza non esiste se si parla con un unico linguaggio universale: Amore e Speranza!

Le vostre copertine fino ad ora sono sempre state assai minimali. Una tinta unita e una scritta. Come mai?

Amiamo la semplicità delle cose, la naturalezza del mondo, senza tingerci di falsi filtri d’apparenza. Questo però non vuol dire che non strizziamo anche noi l’occhio alle innovazioni che la vita ci pone davanti. Quindi, non escludiamo in un futuro, copertine più elaborate di quelle fino a oggi prodotte. Riteniamo positivo un lieve e costante rinnovamento, senza però perdere la propria identità ed il proprio profondo pensiero.

Il futuro sembra stare in mano alle macchine. Il folk, secondo voi, che piega prenderà? Si piegherà all’elettronica anche lui…?

Sinceramente le macchine potranno essere abilitate a fare ciò che vogliono ma sostituire la folgorazione di un sentimento e la luce di un’emozione, per noi salvo errori è qualcosa di impossibile e che non potrà mai avvenire in futuro. La tecnologia può essere impiegata in aiuto dell’umana coscienza ma mai in sostituzione alla stessa. Come cambierà e se cambierà il folk, magari anche con contaminazioni all’elettronica non lo possiamo sapere, ma di una cosa ne abbiamo piena coscienza e consapevolezza: “Per quanti giri il folk farà tornerà sempre al punto di partenza e più semplice che mai!” Il Folk è anima allo stato puro. L’anima non si può replicare.

L’Irlanda resterà un luogo cardine per il vostro suono e per la vostra ispirazione?

In realtà c’è pochissima Irlanda all’interno del nostro progetto, ma siccome ci piace contaminare i nostri suoni, chissà che in futuro non daremo più spazio alle sonorità dell’amica terra verde dalle nuvole gonfie. Largo al mondo. Spazio alle genti di tutte le culture. Viva i suoni e le contaminazioni di tutte le terre, dove possiamo danzare liberi e spensierati come attimi in preda ad un’eterna felicità.

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