Musica

The Charlatans: come ridefinire il britpop e il Madchester sound

|

The Charlatans

I The Charlatans sono una delle band più longeve emerse dalla scena “Madchester” dei tardi anni ’80 e primi anni ’90.

Con una carriera che si estende per oltre tre decenni The Charlatans hanno attraversato diversi generi musicali, dalle radici indie rock e dance ai suoni più sperimentali, mantenendo sempre una forte identità e una base di fan fedeli.

Origini e formazione (1988-1989)

La band si formò nel 1988 a Northwich, Cheshire. I membri originali erano Tim Burgess (voce), Mark Collins (chitarra), Martin Blunt (basso), Jon Brookes (batteria) e Rob Collins (tastiere). Il nome “The Charlatans” fu scelto come omaggio alla band psichedelica americana degli anni ’60 The Charlatans, anche se furono costretti ad aggiungere “UK” al loro nome negli Stati Uniti per evitare confusioni.

Primi successi e l’era “Madchester” (1990-1992)

Il primo singolo della band, “Indian Rope“, uscì nel 1990 e attirò l’attenzione della critica. Ma fu il loro secondo singolo, “The Only One I Know“, che li catapultò al successo mainstream. La canzone, caratterizzata dal distintivo suono di organo Hammond di Rob Collins, divenne un inno dell’era “Madchester” e raggiunse la Top 10 nel Regno Unito.

Il loro album di debutto, “Some Friendly” (1990), raggiunse la vetta delle classifiche britanniche, consolidando la loro posizione come una delle band più promettenti del panorama indie. L’album fondeva elementi di rock psichedelico, dance e indie, catturando perfettamente lo spirito dell’epoca.

Sfide e rinnovamento (1992-1996)

Il secondo album, “Between 10th and 11th” (1992), non ebbe lo stesso successo commerciale del debutto, segnando un periodo di sfide per la band. Tuttavia, continuarono a evolversi musicalmente. Nel 1992, il tastierista Rob Collins fu arrestato per un coinvolgimento in una rapina, ma la band decise di sostenerlo e aspettare il suo rilascio per continuare a lavorare insieme.

Il terzo album, “Up to Our Hips” (1994), vide un ritorno a un sound più guitar-driven e fu ben accolto dalla critica. Fu seguito da “The Charlatans” (1995), che raggiunse nuovamente la vetta delle classifiche UK e produsse il singolo di successo “Just When You’re Thinkin’ Things Over“.

La tragedia e la voglia di andare avanti (1996-1999)

Nel 1996, la band subì una grave perdita quando Rob Collins morì in un incidente stradale durante le sessioni di registrazione del loro quinto album. Nonostante la tragedia, decisero di continuare, completando l’album “Tellin’ Stories” (1997) che divenne uno dei loro lavori più acclamati, includendo hit come “One to Another” e “North Country Boy“.

Reinvenzione e sperimentazione (2000-2010)

Gli anni 2000 videro i The Charlatans sperimentare con nuovi suoni. “Us and Us Only” (1999) e “Wonderland” (2001) mostrarono influenze più diverse, dal country al funk. “Up at the Lake” (2004) segnò un ritorno a un sound più rock. Nel 2008, celebrarono il loro ventesimo anniversario con l’uscita di “You Cross My Path“, un album che distribuirono inizialmente gratuitamente online, dimostrando la loro volontà di adattarsi ai cambiamenti nell’industria musicale.

Era recente (2010-presente)

Nel 2010, la band subì un’altra perdita con la morte del batterista Jon Brookes a causa di un cancro al cervello. Ancora una volta, scelsero di continuare, onorando la sua memoria. Gli album successivi, come “Modern Nature” (2015) e “Different Days” (2017), hanno visto la band collaborare con una vasta gamma di artisti, dimostrando la loro continua rilevanza e capacità di evolversi. Nel 2021, hanno pubblicato il loro tredicesimo album in studio, “A Head Full of Ideas“, accompagnato da un tour per celebrare i loro 30 anni di carriera.

I The Charlatans hanno lasciato un’impronta importante nella storia della musica britannica

Sono sopravvissuti alle mode passeggere, reinventandosi costantemente pur mantenendo la loro identità distintiva. La loro longevità è testimonianza non solo del loro talento musicale, ma anche della loro resilienza di fronte alle avversità. La band ha influenzato numerosi artisti delle generazioni successive e rimane un nome rispettato sia nella scena indie che in quella mainstream. Con una carriera che abbraccia quattro decenni, i The Charlatans continuano a essere una forza creativa nel panorama musicale britannico, un esempio di come una band possa evolvere e rimanere rilevante attraverso i cambiamenti dell’industria musicale e della cultura popolare.

— Onda Musicale

Tags: Madchester
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli