Recensioni e Interviste

Intervista a Badp: arriva il nuovo progetto

il giovanissimo produttore italiano Badp

Fuori dal 30 agosto “Moonshift 3: Over the Clouds” il terzo capitolo della trilogia musicale di badp, realizzato in collaborazione con Shiloh Dynasty.

Il nuovo progetto di Badp rappresenta un’evoluzione nel percorso artistico del giovane produttore italiano, offrendo un mix unico di mood e generi che spaziano dall’euforia estiva alla malinconia invernale. Ecco l’intervista in cui ci racconta tutto di Moonshift 3: Over the clouds

“Moonshift 3: Over the Clouds” è il capitolo finale di una trilogia di grande successo. Cosa rappresenta per te questo progetto e come si differenzia dai capitoli precedenti?

«Questo progetto per me è molto più di un semplice album, rappresenta la mia voglia di sperimentare in continuazione nuovi suoni e generi. A differenza dei precedenti mi sono impegnato nella ricerca di artisti con cui collaborare per riuscire ad esprimersi al meglio uscendo dai soliti miei standard o quelli della musica di Shiloh»

Il titolo del progetto, “Over the Clouds”, suggerisce un viaggio oltre i confini terrestri. Cosa significa per te questo concetto e come si riflette nei suoni e nei testi delle tracce?

«Il titolo “Over the Clouds” è una potente metafora che rappresenta la capacità di superare i propri limiti, simbolizzati dal cielo. Questo concetto si riflette profondamente nei suoni, nelle melodie e nei testi delle tracce. Ogni elemento musicale è pensato per trasportare metaforicamente l’ascoltatore sulle nuvole, permettendogli di andare oltre le barriere personali e immaginare nuove possibilità».

Hai collaborato nuovamente con Shiloh Dynasty, una figura chiave nel tuo percorso artistico. Come è cambiata la vostra collaborazione nel tempo e cosa ha portato di nuovo a questo capitolo finale?

«Ho scoperto per la prima volta Shiloh nel 2017 nell’album di XXXTENTACION, da quel momento sono rimasto affascinato dal suo stile musicale, poi, nel 2022 è arrivata la prima traccia in collaborazione con lei e dopo gli ottimi risultati dei singoli a seguire abbiamo deciso di continuare rilasciando tre album in tre anni».

Il progetto include anche una collaborazione con SognoInCamera nel brano “Dangerous”. Come è nata questa collaborazione e quale è stato il contributo di SognoInCamera al brano?

«Io e SognoInCamera collaboriamo da sempre ed abbiamo un forte rapporto di amicizia da anni, il brano è nato ed è stato chiuso in un giorno nel nostro studio, da quel momento ho subito pensato che potesse inserirsi benissimo nell’album».

Rispetto al tuo primo album, “COUNTERCLOCKWISE”, come senti di essere cresciuto come produttore musicale? Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato durante la creazione di questa trilogia?

«In questi cinque anni mi sono esercitato giorno dopo giorno cercando di creare un sound che mi appartenesse e permettesse di esprimere le idee che avevo in testa. Durante il mio processo artistico ho dovuto affrontare diversi blocchi d’ispirazione ma che mi hanno permesso di arrivare dove mi trovo adesso. Il percorso è stato molto lungo ed ancora ho moltissima strada da fare ma sento di essere nella direzione giusta».

Sei uno dei pochi produttori italiani con un contratto esclusivo con Shiloh Dynasty. Cosa significa per te rappresentare l’Italia in un contesto musicale internazionale?

«Sento che in Italia manca qualcosa di questo genere quindi spero anche di aprire nuovi orizzonti a tutti i producer che ascolteranno l’album, per me essere l’unico produttore italiano ad avere collaborazioni con un nome come quello di Shiloh è un onore ed un piacere».

Dopo il completamento di questa trilogia, quali sono i tuoi piani per il futuro? C’è già qualche progetto in cantiere?

«Assolutamente si, ho due album con il mio collettivo Bad Dreamz in arrivo, entrambi interamente prodotti da me, e magari in futuro potrei tornare a collaborare anche con Shiloh Dynasty».

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— Onda Musicale

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