Gli Aphrodite’s Child rappresentano un capitolo affascinante nella storia del rock progressivo, con radici che affondano nella Grecia degli anni ’60.
La band degli Aphrodite’s Child, formata nel 1967 ad Atene, era composta da Vangelis Papathanassiou alle tastiere, Demis Roussos alla voce e al basso, Loukas Sideras alla batteria e alla voce, e inizialmente, Silver Koulouris alla chitarra.
Il gruppo nacque dall’incontro di questi talentuosi musicisti nella vivace scena musicale ateniese. Tuttavia, fu l’ambizione e il desiderio di successo internazionale a spingerli a lasciare la Grecia nel 1968, diretti verso Londra con la speranza di sfondare nel mercato musicale occidentale. Il destino, però, aveva altri piani per loro. A causa di problemi con i visti, il gruppo si ritrovò bloccato a Parigi. Quella che inizialmente sembrò una battuta d’arresto si rivelò invece un colpo di fortuna: la capitale francese divenne il trampolino di lancio per la loro carriera internazionale.
Il loro primo singolo, “Rain and Tears”, uscito nel 1968, fu un successo immediato in Francia e in molti altri paesi europei
Il brano, che fondeva elementi di musica classica con il pop-rock, divenne emblematico del loro stile unico. L’album di debutto, “End of the World“, confermò il loro talento e la loro capacità di creare musica che trascendeva i confini nazionali.
Nel 1969, gli Aphrodite’s Child pubblicarono il loro secondo album, “It’s Five O’Clock“, che consolidò la loro popolarità in Europa. Il disco mostrava già segni di evoluzione verso sonorità più complesse e sperimentali, anticipando la direzione che la band avrebbe preso in seguito.
Il culmine artistico degli Aphrodite’s Child arrivò con il loro terzo e ultimo album, “666”, pubblicato nel 1972
Questo doppio concept album, ispirato all’Apocalisse di Giovanni, è considerato un capolavoro del rock progressivo. La sua realizzazione, tuttavia, fu accompagnata da tensioni interne alla band, in particolare tra Vangelis e gli altri membri, riguardo alla direzione musicale da seguire. “666” rappresentò un punto di svolta non solo per la sua ambizione artistica, ma anche perché segnò la fine degli Aphrodite’s Child. Le divergenze creative e personali portarono allo scioglimento del gruppo poco dopo il completamento dell’album, ancor prima della sua uscita ufficiale. L’epopea greca del rock progressivo

Dopo lo scioglimento, i membri della band intrapresero carriere soliste di successo
Vangelis divenne un rinomato compositore di colonne sonore e musica elettronica, vincendo anche un Oscar per la colonna sonora di “Momenti di gloria“. Demis Roussos ebbe una carriera di grande successo come cantante solista, diventando una vera icona della musica pop internazionale. Loukas Sideras continuò la sua carriera musicale in Grecia.
Nonostante la loro breve esistenza, gli Aphrodite’s Child hanno lasciato un’impronta profonda nella storia del rock progressivo. La loro capacità di fondere elementi di musica classica, rock psichedelico e sonorità mediterranee ha creato un sound unico che ha appassionato moltissime persone.
La loro storia è quella di un gruppo che, partito dalla periferia del mondo musicale, è riuscito a conquistare un posto di rilievo nella scena internazionale, dimostrando che il talento e la creatività possono superare ogni barriera geografica e culturale.