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Intervista ai Mondocane!

Mondocane!

Fuori l’omonimo ep dei Mondocane! che racconta la prima fase della loro storia, quella degli ultimi tre anni che li ha visti alternarsi tra numerosi palchi live italiani. Un disco che racchiude le canzoni pubblicate fin ora e due inediti.

L’EP Mondocane! racconta l’essenza del duo: voglia di sperimentare e mescolare suoni differenti. La loro anima rock si incontra e scontra con quella più elettronica. Il risultato è un mix di brani indie rock attraversato da synth intrapredenti. 

Il vostro nuovo EP omonimo è appena uscito. Cosa rappresenta per voi questo progetto e come racchiude la vostra evoluzione musicale negli ultimi tre anni? 

Rappresenta la chiusura di un cerchio; contiene infatti alcuni dei brani autoprodotti che hanno aperto la collaborazione con la nostra etichetta, Needa Records, e quelli realizzati successivamente, che certamente ci vestono meglio ma che non sono così lontani da quanto prodotto tre anni fa. Sono come le pietre di una collana: diverse per forma e colore ma unite da un filo che le collega in modo che non abbiano senso se non insieme. Le canzoni di questo EP raccontano perfettamente cosa siamo e quando le suoniamo ci sentiamo a casa. 

L’EP include due inediti. Potete raccontarci di “Outune” e “Flash Back Triple Delay”? Qual è il significato dietro questi brani? 

I nostri testi non raccontano storie, non siamo capaci. Sono più che altro frammenti visivi, fotografici che hanno senso se presi nel loro insieme. Spesso le parole si succedono come in una connessione che, più che semantica, è istintiva, talvolta con un mero senso estetico. In Outune il tema che da un senso alle parole è lo straniamento, lo scollamento dal contesto sia relazionale che ambientale. L’autunno è una stagione che mi affatica, mi ci consegno quasi rassegnato in attesa di altro ed è la sensazione che spesso avverto quando perdo la connessione con ciò che ho intorno. L’assonanza tra Autunno e Out-Tune, fuori tono, mi è piaciuta sempre molto. 

Flash Back Triple Delay si articola sul tema della ricerca di sensazioni anche oltre all’autoconservazione. In Flash Back Triple Delay non esiste cambiamento, evoluzione ma solo ricerca del godimento fine a se stesso anche prevedendo, lucidamente, l’annullamento di sé. In questa canzone c’è un richiamo ad una band italiana strepitosa che amo molto e che ha accompagnato la mia vita, i Ritmo Tribale, ma non lo svelo. Sta a chi ha la curiosità di cercarlo capire qual è. 

Il brano “Mondocane!” è descritto come la title track che meglio rappresenta il vostro mix di rock ed elettronica. Cosa vi ha ispirato nella creazione di questa canzone e cosa volete trasmettere attraverso di essa? 

Mondocane! è la foto del nostro modo di comporre. E’ una canzone nata da un tema di synth e da una ritmica percussiva senza un approdo cui abbiamo abbinato un riff semplice e ossessivamente ripetitivo. A partire da ciò abbiamo modellato il pezzo per sottrazione. Ci piace molto suonarla perché fotografa l’ambivalenza e la dualità dell’essere umano tra sanità e follia, spiritualità e materialismo, bisogno di connessioni con altri umani e ricerca, quasi atletica, di solitudine. 

Mondocane! Celebra l’imperfezione, lo sbaglio, ma anche la disciplina che si deve a volte utilizzare per trovare un’equilibrio.

Fernando è stato il vostro primo singolo e mostra il lato più emotivo e riflessivo del duo. Come è nata questa traccia e come si differenzia dagli altri pezzi dell’EP? 

Siamo molto legati a questo brano, sia musicalmente che come testo. E’ un brano che è stato accompagnato anche da un video che, ritengo molto bello ed evocativo, girato dal direttore della fotografia Marco Bassano. 

Fernando nasce da una domanda semplice, “come va?”, che ha aperto un racconto, che a sua volta ha dato il via ad uno stream di emozioni. Ho immaginato una galleria di personaggi che, a loro modo, cercano di affrontare la malinconia con cui sono obbligati a convivere, chi in maniera a suo modo eroica, chi aggrappandosi a piccoli gesti. E’ un brano che ci emoziona sempre molto e che suoniamo con un affetto debordante. Racconta la nostra anima cantautoriale. Fernando è in ognuno di noi e va tenuto stretto, perché se si perdesse tutto avrebbe meno senso. 

Il vostro EP uscirà anche in formato fisico su CD. Quanto è importante per voi il supporto fisico in un’epoca dominata dallo streaming? 

Noi apparteniamo ad un’epoca in cui la musica si possedeva fisicamente poiché intrappolata in un supporto. Questo innegabilmente ci condiziona e ad un certo punto abbiamo sentito il bisogno di quella tangibilità che lo streaming non ti da. Suonando molto live, inoltre, volevamo avere la possibilità di lasciare qualcosa a chi viene ai nostri concerti per non perdere la connessione stabilita. La distanza dei 5-6 brani poi, ci è particolarmente congeniale e credo che la manterremo.      

Avete avuto l’opportunità di aprire concerti per artisti come Meganoidi, Young Signorino e Pierpaolo Capovilla. Quanto sono stati importanti questi live nella vostra crescita artistica? 

Noi scriviamo canzoni per suonarle dal vivo. Il concerto per noi ha la stessa liturgia che la Messa della domenica ha per un credente. Suonare dal vivo, guidati dalla nostra agenzia Anthill, ci ha fatto crescere esponenzialmente perché ci ha messo a contatto con un pubblico attento ed esigente che, dobbiamo dire, ci ha accolto molto bene. Suonare dal vivo in certi contesti ci spinge a metterci in gioco sempre di più e ci da una carica pazzesca. 

Guardando avanti, cosa possiamo aspettarci dai Mondocane! in termini di nuovi progetti? Come vi immaginate la vostra evoluzione musicale dopo questo EP? 

Scrivendo a getto continuo ci aspettiamo da noi sempre nuova musica. La curiosità e la ricerca sarà sempre la prospettiva da tenere in prima linea. Abbiamo diversi brani da arrangiare e da registrare.  Chiaramente il nostro desiderio è quello di mantenere una attività live per non perdere il contatto con il pubblico. Vorremmo anche effettuare delle collaborazioni per contaminarci e contaminare. C’è un’idea folle ma che ci intriga molto in questo senso ma non diciamo nulla per scaramanzia. Ci piacerebbe inoltre che chi collabora con noi e ci supporta continuasse a sostenerci perché anche se appariamo come un duo, siamo decisamente di più! 

Ascolta Mondocane!

— Onda Musicale

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