Recensioni e Interviste

Alice June: la nostra intervista

Alice June

Fuori dal 27 dicembre “Hey”, il nuovo singolo di Alice June disponibile su tutte le piattaforme digitali. Seconda uscita del 2024 insieme a “Battery Park” e sesto inedito dell’artista.

“Hey” segna la chiusura di un ciclo artistico iniziano nel 2021 e contemporaneamente apre la strada a nuove idee. Il brano si fa notare soprattutto per la voce incredibile di Alice June: profonda e carica di energia, ma allo stesso tempo capace di toccare le corde giuste per far vibrare l’anima. Una voce che si può inserire nel panorama delle grandi cantanti internazionali come Dolores O’Riordan.

Hey” è il tuo nuovo singolo, disponibile dal 27 dicembre. Come nasce questa canzone e cosa rappresenta per te?

Hey nella sua prima versione è nata due anni fa, poi è rimasta in attesa finché non ho sentito che era arrivato il momento di farla produrre e uscire. Sapevo che era una bella canzone ma volevo condividerla al momento giusto. Hey chiude un ciclo artistico che ho aperto nel 2021 ed è in qualche modo legata a Battery Park e a The Right Way, i due singoli precedenti. Hey è la chiusura perfetta di un capitolo che è volta a far spazio a qualcosa di nuovo.

Se dovessi descrivere “Hey” con tre parole, quali sarebbero?

Oceano, equilibrio, pace.

Hai lavorato con un team internazionale per la produzione di questo brano. Come si è sviluppata questa collaborazione tra Italia, Londra e New York?

Sin dall’inizio volevo che la mia musica avesse un sound internazionale, scrivo in inglese e mi ispiro a band ed artisti inglesi quindi cercavo qualcuno che capisse la direzione in cui desideravo andare e che fosse in grado di produrmi avvicinandosi a quei sound. La soluzione è arrivata quando ho incontrato il produttore Lorenzo Sebastiani che ha uno studio in Italia (RN) e uno a Londra e già collaborava con musicisti italiani, inglesi e con i professionisti di New York. Grazie a questa collaborazione e a questa squadra ho lavorato a tutti i miei singoli e dato forma al mio progetto artistico così come lo conoscete oggi.

Scrivi i tuoi brani direttamente in inglese. Come mai questa scelta e come influenza il tuo processo creativo?

L’inglese è la mia seconda lingua, lo parlo spesso e penso spesso in Inglese; quando devo scrivere qualcosa che provo o quando ho l’input per il testo di una canzone mi viene naturale farlo direttamente in inglese, senza passare dall’italiano. È un processo che non scelgo consapevolmente, è molto spontaneo.

Nel corso degli anni hai consolidato uno stile molto riconoscibile, ispirato a Florence and the Machine, Daughter e Kate Bush. Qual è stato il percorso che ti ha portata a definire questa identità sonora?

Sono gruppi e artisti che stimo e che ascolto da molti anni, la mia voce si adatta bene al loro tipo di brani, di suoni, di canzoni e ho fatto spesso cover di loro brani. Hanno carismi diversi e tutti per me molto affascinanti. Mi è venuto automatico, una volta che ho cominciato a scrivere le mie canzoni, ispirarmi a loro e alle loro sonorità.

Guardando al futuro, cosa possiamo aspettarci dal tuo percorso artistico? Ci sono già nuovi progetti in cantiere per il 2025?

Con Hey si chiude per me un ciclo artistico iniziato nel 2021. Sono molto contenta di ciò che ho realizzato fino ad adesso ed ora è arrivato il momento di guardare al futuro. Nel 2025 ci sarà molto da lavorare per la musica futura.

Ascolta su Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/5bTfiEhjDcmHnsZUABs6Z3

https://alicejunemusic.com

https://www.instagram.com/alicejunemusic/?hl=it

https://www.youtube.com/channel/UCPxOl_OiEtSlez3jb_vU1JQ

— Onda Musicale

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