Musica

Addio a Garth Hudson, l’ultimo dei The Band

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Garth Hudson

Garth Hudson, polistrumentista e ultimo membro originale dei The Band, è morto all’età di 87 anni. Come riporta il Toronto Star, Hudson si è spento serenamente nel sonno martedì 21 gennaio in una casa di riposo a Woodstock, New York.

Eric “Garth” Hudson, nato a Windsor, Ontario, Canada, il 2 agosto 1937, proveniva da una famiglia di musicisti talentuosi. Come i suoi genitori, anche lui mostrò un precoce talento musicale e iniziò a suonare il pianoforte in tenera età. Entro il 1949, iniziò a suonare professionalmente in band da ballo nell’area di London, Ontario, militando poi nel gruppo Paul London and the Kapers.
Dopo un concerto dei Kapers a Londra nel 1961, fu avvicinato da Ronnie Hawkins e Levon Helm, futuri compagni di band, che gli proposero di unirsi a The Hawks, il gruppo di Hawkins. Hudson accettò a due condizioni: che la band gli comprasse un organo Lowrey, destinato a diventare il suo marchio sonoro, e che gli pagassero 10 dollari a settimana per lezioni di musica agli altri membri. Sotto la guida di Hawkins, il gruppo consolidò la propria reputazione, ma nel 1963, i contrasti con Hawkins portarono alla separazione. Hudson, Helm, Rick Danko, Richard Manuel e Robbie Robertson formarono un nuovo gruppo, la prima versione di The Band.

Nel 1965, grazie all’intermediazione di Mary Martin, assistente del manager Albert Grossman, incontrarono Bob Dylan

Iniziarono a collaborare con lui, registrando il singolo “Can You Please Crawl Out Your Window?” e accompagnandolo nel controverso “tour elettrico”. Dopo l’incidente motociclistico di Dylan nel 1966, si trasferirono nella casa chiamata “Big Pink” a West Saugerties, New York, dove nacquero i leggendari “Basement Tapes”.
Nel 1968, The Band pubblicò il suo album d’esordio, “Music From Big Pink”, caratterizzato da un suono grezzo e acustico. Brani come “The Weight” divennero celebri, influenzando artisti come Roger Waters dei Pink Floyd, che definì l’Lp “uno dei più influenti della storia del rock”.
Nel 1969 uscì l’album omonimo The Band, che includeva classici come “Up on Cripple Creek”, dove il clavinet di Hudson creava un suono unico, anticipando l’uso dello strumento nel funk.

Negli anni 70, la Band pubblicò altri album di successo, tra cui “Stage Fright” (1970) e “Northern Lights – Southern Cross” (1975)

La loro avventura si concluse nel 1976 con il leggendario concerto “The Last Waltz”, immortalato nel film di Martin Scorsese. Dopo lo scioglimento, Hudson si dedicò al lavoro come sessionman per artisti come Emmylou Harris, Leonard Cohen e Van Morrison. Negli anni 80, si riunì con alcuni membri di The Band, pubblicando altri dischi fino allo scioglimento definitivo nel 1999 dopo la morte di Danko. Negli ultimi anni, Hudson mantenne una vita riservata, collaborando occasionalmente con artisti come Neko Case e The Lemonheads. La sua ultima esibizione dal vivo risale all’aprile 2023, a Kingston, New York.

(fonte: link)

— Onda Musicale

Tags: Van Morrison/Bob Dylan
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