Freddie Mercury, il leggendario frontman dei Queen, è ricordato non solo per la sua voce straordinaria e il suo carisma sul palco, ma anche per la sua profonda passione per i gatti.
Questi felini hanno avuto un ruolo significativo nella vita di Freddie Mercury, diventando una fonte di conforto, ispirazione e compagnia. La storia del rapporto tra Freddie e i suoi gatti è un racconto affascinante che rivela un lato più intimo e tenero di un artista spesso associato alla grandiosità e all’eccesso.
Un amore che nasce in casa
Freddie Mercury ha sempre avuto un debole per i gatti. Nel corso della sua vita, ha condiviso la sua casa con numerosi felini, trattandoli come membri della famiglia. Tra i suoi gatti più amati ci sono Delilah, Tiffany, Oscar, Miko, Romeo, Lily e Goliath. Ogni gatto aveva una personalità unica, e Freddie li adorava tutti in modo incondizionato. Spesso parlava di loro nelle interviste, descrivendoli come una parte fondamentale della sua vita quotidiana.
Delilah: la gatta preferita
Tra tutti i gatti di Freddie, Delilah era senza dubbio la sua preferita. Una gatta tigrata che Freddie ha adottato e che è diventata la sua compagna costante. Delilah era nota per il suo carattere vivace e affettuoso, e Freddie le dedicava attenzioni speciali. La amava così tanto che le ha persino dedicato una canzone, “Delilah”, inclusa nell’album “Innuendo” del 1991. La canzone è un tributo giocoso e tenero alla gatta, con testi che descrivono il suo comportamento birichino e il suo modo di fare irresistibile. Freddie non ha mai nascosto il suo affetto per Delilah, definendola “la regina della casa”.
La vita quotidiana con i gatti
Freddie Mercury trattava i suoi gatti come figli. La sua casa di Garden Lodge, a Londra, era un vero e proprio paradiso per i felini, con spazi dedicati ai loro giochi e riposini. Freddie amava passare il tempo con loro, giocando, accarezzandoli e parlando con loro. Spesso li menzionava nelle lettere e nelle cartoline che inviava agli amici, raccontando aneddoti divertenti sui loro comportamenti. I gatti erano una presenza costante nella sua vita, anche durante i periodi più intensi della sua carriera.
I gatti come fonte di conforto
Per Freddie, i gatti non erano solo animali domestici, ma una fonte di conforto e serenità. Nei momenti di stress o solitudine, i gatti erano sempre lì per lui, offrendo compagnia e affetto incondizionato. Questo legame speciale è stato particolarmente importante durante gli ultimi anni della sua vita, quando Freddie affrontava la malattia. I gatti erano un rifugio emotivo, una presenza rassicurante che lo aiutava a trovare un po’ di pace.
L’eredità di Freddie Mercury e i suoi gatti
Dopo la morte di Freddie Mercury (1991), i suoi gatti sono stati accuditi dalla sua amica e compagna di lunga data, Mary Austin, che ha continuato a prendersi cura di loro con lo stesso amore e dedizione. Mary ha spesso raccontato quanto i gatti fossero importanti per Freddie, sottolineando quanto fossero parte integrante della sua vita e della sua felicità.
L’amore di Freddie per i gatti è diventato un aspetto iconico della sua personalità, ricordato dai fan di tutto il mondo. Anche oggi, i gatti di Freddie sono celebrati come simboli del suo lato più dolce e umano, un lato che spesso contrastava con l’immagine pubblica di rockstar stravagante e carismatica.
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Alcune curiosità
- Freddie Mercury amava così tanto i suoi gatti che spesso li includeva nelle sue feste e riunioni sociali. I gatti erano liberi di muoversi per la casa, anche durante gli eventi più eleganti.
- Si dice che Freddie chiamasse i suoi gatti al telefono quando era in tournée, facendosi raccontare da Mary Austin come stavano e cosa facevano.
- Freddie ha commissionato diversi ritratti dei suoi gatti, che decoravano le pareti di Garden Lodge.
- Durante le sessioni di registrazione, Freddie portava spesso foto dei suoi gatti nello studio, come fonte di ispirazione e conforto.
Freddie Mercury e i suoi gatti rappresentano un legame speciale, che va oltre la musica e la fama. La sua passione per questi animali rivela un lato intimo e autentico di un artista che ha saputo toccare il cuore di milioni di persone, non solo con la sua voce, ma anche con il suo amore per le piccole cose della vita.
Dove si trovano le spoglie di Freddie Mercury?
Il luogo di riposo finale di Freddie Mercury rimane un mistero, poiché desiderava evitare qualsiasi potenziale furto delle sue spoglie da parte dei fan. Dopo la sua morte, avvenuta il 24 novembre 1991, il suo funerale si è tenuto a Londra, presso il Kensal Green Cemetery, dove è stato cremato. Mercury affidò le sue ceneri a Mary Austin. Lei conservò le sue ceneri per due anni nella sua camera da letto prima di portarle segretamente in un luogo conosciuto solo a lei.
Freddie Mercury scelse Mary Austin perché era la sua amica più intima e sapeva che avrebbe onorato i suoi desideri. Nonostante la cremazione sia avvenuta al Kensal Green Cemetery, le ceneri non si trovano lì. C’è una lapide nel cimitero che recita “In Loving Memory of Farrokh Bulsara“, il nome di nascita di Mercury, ma non segna il suo luogo di riposo finale.
Teorie popolari suggeriscono che le sue ceneri siano state sparse sulle rive del Lago di Ginevra, dove Mercury possedeva una casa a Montreux, in Svizzera, e dove si trova una statua in suo onore. Tuttavia, la posizione reale rimane un segreto, poiché Mary Austin non ha mai rivelato dove ha sparso le sue ceneri, affermando che lui voleva che rimanesse un mistero.