“L’estate non smette mai”, l’ultimo pezzo di Ivan Margari, intreccia i ricordi della gioventù con la voglia di sognare ancora
L’estate è una stagione magica per Ivan Margari, che metaforicamente rappresenta l’adolescenza, un periodo di leggerezza e spensieratezza dove tutto è possibile e i sogni volano intatti nel cielo come aquiloni senza essere stati scalfiti. Poi però per tutti arriva prima o poi il momento di crescere e si fa fatica a lasciare quel periodo d’oro e spensierato, anche perché significa per certi versi dover dire addio ai propri sogni.
Il nuovo singolo di Ivan Margari
In questo fragile equilibrio tra romantica nostalgia e cinica realtà nasce “L’estate non smette mai”, l’ultimo pezzo di Ivan Margari, che per l’appunto intreccia i ricordi della gioventù con la voglia di sognare ancora, benché il tempo sia passato. “Tirar calci a un pallone” oppure “ali di vespa” sono frasi che evocano dettagli vividi e poetici, che fanno riemergere un passato spensierato, che persiste ancora nella memoria dell’artista e che fa fatica a naufragare, anzi, non ne vuole proprio sapere di sparire.
In fondo è giusto così, poiché i ricordi sono fatti per restare, come una foto in bianco e nero da andare a rivedere ogni volta per rispolverare momenti unici e indelebili della vita. La musica per Ivan diventa un mezzo di salvezza e di rifugio emotivo, infatti il tempo e lo spazio vengono affidati a una canzone per raccontare agli ascoltatori i suoi ricordi e le sue emozioni che, pur appartenendo al passato, sono più vivide che mai.
Il paesaggio sonoro del brano di Margari
La chitarra si trasforma in un’estensione dell’anima del narratore. Capace di produrre suoni colorati e catturare frammenti di vita, e fa rivivere nella mente dell’ascoltatore le immagini raccontate nella canzone. Ivan riprende un concetto affrontato da molti altri artisti: il conflitto tra sogno e realtà. Emerge ripetutamente e a volte quasi brutalmente con versi come “a due passi la realtà/ che se mi volto mi perdo”.
Insomma, proprio nel momento in cui il sogno si rafforza a tal punto nell’inconscio fin quasi a diventare reale, ci si risveglia bruscamente. Poiché la realtà è lì pronta a ridestarci e farci tornare con i piedi per terra. Questa sensazione trasmette un senso di vulnerabilità e di ricerca continua, che culmina nella richiesta di compagnia e di comprensione: “Stammi vicino, se ti va ti porterò nel mio mondo”.
Il significato del brano
Se nella prima parte del testo c’è questo conflitto tra sogno e realtà, nella seconda parte Ivan apre le porte ai legami umani. La persona amata, infatti, può alimentare ancora quei sogni, perché in fondo tra amare e sognare non c’è molta differenza. Amare significa lasciar andare a briglie sciolte il proprio cuore, ritrovando quella spensieratezza perduta ma che può essere ritrovata con la persona giusta al proprio fianco.
BIOGRAFIA
Ivan Margari è un chitarrista e produttore musicale italiano con radici nel rock e blues anni ’70. Originario del Salento, ha collaborato con artisti di spicco, tra cui Jean-Michel Byron (ex TOTO). Ha fondato il progetto Chitarre d’Italia, coinvolgendo musicisti come Ricky Portera e Maurizio Solieri. Ha fatto parte della giuria di Sanremo Rock e con il format Frisa & Friends ha suonato con artisti come Francesco Baccini e Tony Esposito.
Le sue influenze spaziano da Hendrix a Clapton, e ha partecipato a diversi progetti discografici. Il suo primo singolo solista, Gin & Canzoni (Avvelenami), è un brano rock dalle sfumature emotive, arricchito da un assolo di Ricky Portera.
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