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“S[u]ono quello che mi pare”: Marco Massa in concerto

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S[u]ono quello che mi pare“: Marco Massa in concerto domenica 28 gennaio 2018 – ORE 21 a MILANO presso SPIrit de Milan, Via Bovisasca, 59 

Il concerto allo Spirit de Milan sarà parte integrante del nuovo videoclip di Marco Massa, che si intitola “Calma”, anticipo del nuovo brano in uscita nel 2018.

Marco Massa ritorna a suonare a Milano il suo ultimo spettacolo S[u]ono quello che mi pare e sarà anche l’occasione per ultimare le riprese del videoclip del nuovo brano che s’intitola CALMA.

Un videoclip, da un’idea dello stesso Massa per la regia di Roberto Minini Meròt, che affianca all’antico borgo abbandonato di San Severino di Centola, nel cuore del Cilento, anche la Bovisa, Bovisasca, quella periferia milanese terra di gasometri e di ferrovia, di mura trattate da writers, con la metropolitana che è quasi una macchina del tempo in cui viaggiare tra glorioso passato industriale e fervida rinascita culturale, immagini che saranno l’ideale prosecuzione del viaggio iniziato con le riprese del mese scorso nella metropolitana di Napoli, della fermata Toledo, di Mergellina, Posillipo, dei luoghi di Pino Daniele come San Giuseppe e il porto.

S[u]ono quello che mi pare è un titolo particolarmente eloquente che sottolinea la volontà dell’artista di rimarcare la sua estrema libertà nell’affrontare il mondo della canzone nel quale ama far convivere parole, west coast, suggestioni etniche, improvvisazione jazz e ogni tipo di influenza che cattura la sua attenzione.

Un repertorio basato su nuovi e vecchi brani tratti dai precedenti lavori discografici e alcuni omaggi pescando con attenzione nel repertorio della canzone d’autore di Tenco e Ciampi, di Pino Daniele e Lucio Dalla, come anche a piene mani nella morbidezza di Chet Baker o Cole Porter.

Se c’è un cantautore che ha saputo fare della versatilità e dell’eclettismo il punto di forza della propria identità artistica questo è proprio MARCO MASSA.

Solo nell’ultimo anno ha portato la sua musica nelle situazioni più disparate come il «Letteralmente Festival», «Parole al Vento» a Villasanta (MB), «Acqua&Vino» a Chianciano Terme, all’«International Jazz Day Unesco» ad aprile scorso nel nuovo UniCredit Pavilion per finire a L’Aquila il 3 settembre in occasione de “Il Jazz italiano per le terre del sisma“.

Poliedrico, ha scritto e interpretato le musiche per lo spettacolo teatrale “Lettera per Quanti” (realizzato completamente al buio presso l’Istituto dei Ciechi di Milano). Nel live la sua forza più intima: dopo aver realizzato un tour di successo in Sicilia, non ha fatto sentire la sua mancanza all’estero con concerti in Lussemburgo, Belgio, Germania e Francia, coadiuvato dal quartetto del chitarrista Greg Lamy.

Successivamente con “S[u]ono quello che mi pare” ha voluto riunire attorno a se una nuova formazione, un quartetto di straordinari musicisti provenienti dall’aura jazz con cui condividere e rimescolare la canzone d’autore ad un nuovo mood improvvisativo, riuscendo così a virare mirabilmente a seppia composizioni anche di parecchi anni prima.

Un esperimento ben riuscito che ad ottobre ha debuttato dalla Casa del jazz di Roma e calcato il palco del Blue Note a Milano, dello Spazio ZTL di Napoli, e che ha riscosso un grande successo al jazz festival di Andria (dove ha registrato il sold-out) e con cui ha condiviso la scena con il Greg Lamy Quartet alla celebre Cantina Bentivoglio di Bologna.

Sono Cose Delicate” è l’ultimo album che ha realizzato, il quinto della sua carriera (bio e discog qui), un lavoro profondamente calato nella quotidianità che già nel titolo – da un aneddoto della sua infanzia legato al genio di Virgilio Savona – prefigura una particolare attenzione a questioni che richiedono cura e dedizione: la famiglia (Con il fiato corto), l’amore (Questa è per te), il rispetto di sé e degli altri (Fidati di te, Tutti a scuola), la celebrazione dei Maestri (Pianista senza piano) e molto altro. Registrato presso lo studio Tranquilo, è un lavoro che vanta importanti e numerose collaborazioni, come quelle di Nicola Stilo, Faso (di Elio e Le Storie Tese), Baccini, De Piscopo e il chitarrista jazz Greg Lamy. 

Un album che il cui S[u]ono va in controtendenza, non urla, non fa ricorso a distorsioni o bassi saturi, e si insinua tra l’eco della tradizione cantautorale milanese con le maniere di un crooner dai sapori jazz. Si respirano le città di oggi e di ieri, incanalate tutte nello stesso solco e microsolco. Perché questo è anche un disco prezioso, in vinile 180 grammi. Curato in tanti dettagli, proprio come si curano le cose delicate.  Marco gioca con lo stesso gusto dello spiazzamento di quel disco dei primi anni ‘70 che diede al grande Savona una immagine nuova, ironica, critica.


All’interno di ogni confezione del vinile è presente un codice che permette l’accesso alla sezione EXTRA del sito www.marcomassa.com da cui è possibile scaricare l’album nei vari formati digitali, anche in alta risoluzione.

Sulle pagine di Venerdì di Repubblica, Giandomenico Curi, in riferimento a questo suo recente lavoro «Sono Cose Delicate», di Marco Massa, ha scritto: “esprime una poetica limpida, sincera, raffinata, attraverso la quale, senza particolari artifici, riporta al centro dell’attenzione una quotidianità che spesso diamo per scontata, le nostre città, il tempo che viviamo, ma anche i sentimenti più profondi e la musica come forma d’arte”.

 

Marco Massa: chitarra e voce

Pietro La Pietra: chitarra elettrica

Massimo Moriconi: contrabbasso, basso elettrico

 

Francesco D’Auria: batteria, percussioni, hang

www.marcomassa.com

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(c.l.)

— Onda Musicale

Tags: Spirit de Milan
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