Recensioni e Interviste

Lady and the Clowns: la nostra intervista

Lady and the Clowns presentano Mar Viola, un album che racconta le emozioni e le inquietudini di una generazione. Tra disillusione, malinconia e ricerca di una direzione, ogni brano diventa uno specchio in cui riconoscersi, il tutto condito da un mix esplosivo di hard rock e influenze pop.

Dal vivo, la band si aspetta un pubblico coinvolto e partecipe, come già successo al release party di Roma. Tra i brani più attesi c’è proprio Mar Viola, title track che incarna al meglio l’energia e l’essenza del disco.

L’ironia è un tratto distintivo della loro musica, evidente anche nella scelta di cover sorprendenti.

Ciao, ci raccontate la genesi di questo nuovo album?

Mar Viola nasce dalla voglia di concretizzare il percorso che abbiamo fatto insieme, come affermazione definitiva del nostro stile musicale. Anche se, come potrete sentire, nei vari brani scorrono influenze diversificate eppur tutte omogenee tra di loro. Ma tutto vuole essere tranne che una forma di autoaffermazione: con Mar Viola vogliamo trasmettere e comunicare delle sensazioni, condividerle e far sì che anche gli altri vi si ritrovino.

Quali sono i temi principali dell’album?

Ci siamo ritrovati a mettere a nudo le nostre emozioni più profonde, e quelle di chi ci circonda. Ogni canzone è uno specchio della nostra generazione: un mix di disillusioni, malinconia e frenesia. C’è chi si sente perso in un mare di dubbi, chi cerca una via d’uscita, e chi semplicemente non ha il tempo di fermarsi. In ogni brano, abbiamo dipinto un ritratto dell’anima contemporanea, un mosaico di emozioni comuni a tutti. Il disco è un viaggio introspettivo in un Mar Viola, dove ognuno può ritrovare una parte di sé.

C’è una traccia che sentite particolarmente rappresentativa del vostro percorso artistico?

Probabilmente Disillusione. Un brano che attinge al pozzo della percezione del mondo e che è in grado di fare da legante tra noi e chi lo ascolta. Per noi rappresenta un successo enorme sia dal punto di vista musicale, in quanto è un po’ una concretizzazione del nostro stile, sia dal punto di vista comunicativo. Descrivere le nostre sensazioni nei testi, farle musica e vedere che le persone vi si rispecchiano, per quanto ci riguarda è un incredibile segno di maturità artistica.

C’è un filo conduttore che lega i brani dell’album?

In modo inconsapevole, siamo riusciti a raccontare la situazione psicofisica di gran parte delle persone a noi vicino e non. Ogni brano rappresenta uno stato d’animo come rabbia, disillusione, malinconia, insoddisfazione, esistenzialismo…  Se tracciate un linea lungo tutta la tracklist vedrete crearsi una rotta esistenziale ben definita.

C’è un brano che ha avuto una genesi più difficile o inaspettata?

Forse Body: per quanto il messaggio veicolato sia chiaro e lo stile bene o male coerente con il resto dei brani, l’abbiamo sentita sempre un po’ incompiuta e slegata, anche in fase di registrazione. Nonostante tutto, è stato uno dei brani più apprezzati e, con il senno di poi, si lega perfettamente al resto del disco. Probabilmente sono state tutte paranoie dettate dal nostro perfezionismo, ma dobbiamo dire che alla fine il risultato è stato apprezzatissimo soprattutto da parte nostra.

Il 30 gennaio avete presentato l’album al MiRo San Lorenzo di Roma: com’è stata l’atmosfera della serata?

Il release è andato benissimo! C’è stata una partecipazione pazzesca. Sentire i presenti cantare le nostre canzoni è stato il regalo più grande. Onestamente non ce lo aspettavamo.

Avete ricevuto un feedback particolare dal pubblico durante il release party?

Tanta partecipazione e tanto affetto, questo ci basta. È stato incredibile trovarci faccia a faccia con le persone e poter vedere in tempo reale questo processo di comunicazione di cui parlavamo prima, uno scambio reciproco di emozioni. In quel momento abbiamo realizzato che effettivamente tutti gli sforzi e l’impegno profusi nell’album sono valsi a più di qualcosa, perché non solo abbiamo suonato, abbiamo trasmesso qualcosa; e quel qualcosa è stato trasmesso a noi, è stato incredibile.

Dopo Mar Viola, quali sono i prossimi passi per Lady and the Clowns?

Siamo già pronti a registrare il prossimo disco. Sarà molto diretto, con brani ancora più esistenziali e sicuramente più maturi. Adesso non ci fermiamo più! Ora sicuramente abbiamo la mente più sgombra e forse un pizzico di maturità e consapevolezza in più per comporre, riprendere in mano pezzi già messi in cantiere e soprattutto continuare ad affermare, ma al tempo stesso anche esplorare e stravolgere, la nostra identità musicale.

Pensate di portare l’album in tour? Avete già date confermate?

Sicuramente! Stiamo lavorando alle date e alle venues. Restate sintonizzati! 

    — Onda Musicale

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