Musica

Yoko Ono, John Lennon e la figlia “perduta” per 23 anni

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John Lennon e Yoko Ono

Un nuovo documentario svela il vero motivo dietro il trasferimento a New York nel 1971 della coppia formata da Yoko Ono e John Lennon.

Era il 1971 quando l’iconica coppia composta da John Lennon e Yoko Ono decise di lasciare l’Inghilterra per trasferirsi a New York. In quell’anno il cantante e l’artista si erano stabilti in un loft nel cuore del Greenwich Village, epicentro della cultura hippie dell’epoca.

Ma quali erano i motivi dietro la scelta di una nuova vita americana? Secondo quanto emerge dal documentario One to One: John & Yoko, diretto da Kevin Macdonald, la vera ragione del trasferimento di Yoko Ono e John Lennon aveva a che fare con la figlia di lei, Kyoko.

Nel 1971, infatti, l’ex marito di Yoko, il produttore cinematografico Anthony Cox, violò un ordine del tribunale e fuggì con la loro figlia Kyoko negli Stati Uniti

A quel punto John Lennon e Yoko Ono investirono ingenti risorse, pari a circa 1,5 milioni di dollari odierni, in investigazioni private per ritrovare Kyoko, ma non ci riuscirono. Come riporta il magazine PeopleYoko Ono non avrebbe rivisto sua figlia per 23 anni. Durante tutto questo tempo Kyoko ha vissuto con il padre sotto falso nome all’interno di una setta religiosa. «Perdere mia figlia è stato un dolore profondissimo», ha confidato Yoko Ono al magazine People nel 2003. «C’è sempre stato un vuoto nel mio cuore».

Il nuovo documentario rivela anche il clima di sorveglianza e paranoia che circondava la coppia durante gli anni americani

Preoccupati per le possibili intercettazioni da parte dell’FBI, John Lennon e Yoko Ono registravano le proprie conversazioni telefoniche come misura precauzionale. In una di queste registrazioni, John Lennon esprime la sua determinazione a non farsi intimidire, affermando: «Non mi farò sparare». Purtroppo otto anni dopo il cantante dei Beatles sarebbe stato assassinato da un fan con problemi mentali con cinque colpi di pistola mentre si trovava davanti al Dakota Building, la sua casa a New York.

(di Marzia Nicolini – link)

— Onda Musicale

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