Cultura ed eventi

Across The World: “Brasile – capitolo 3”

|

Afrodiscendenza: un’eredità da non dimenticare. La maggior parte della popolazione del Brasile nord-orientale è direttamente discendente degli schiavi portati dagli europei per lavorare nelle loro piantagioni durante i secoli della schiavitù.

La popolazione di Salvador presenta chiaramente nei suoi tratti le origini africane, così come nella sua musica, i suoi colori, le sue credenze e tradizioni religiose e la sua lingua: il portoghese brasiliano della Bahia infatti ha delle forti cadenze delle lingue locali africane che lo rendono più difficile da comprendere rispetto a quello parlato nelle zone più “occidentalizzate” del Paese.

Ho incontrato persone che andavano fiere delle loro origini e grazie all’aiuto e il supporto dei missionari stanno cercando di raggiungere attraverso vie burocratiche e statali quella parità che purtroppo rispetto alla popolazione bianca ancora non hanno. Dall’altra parte però c’è molta gente che cerca di dimenticare il proprio passato e rinnega la patria africana. Molti giovani si chiedono che senso abbia sentirsi ancora parte di un continente che non hanno mai visto e probabilmente mai vedranno; loro sono nati in Brasile e di fatto si sentono brasiliani dalla testa ai piedi.

Tante ragazze fanno di tutto per lisciarsi i capelli ricci, molti si vergognano del colore della loro pelle. Quello che i missionari cercano di fare non è convertire l’intera popolazione al cristianesimo, ma aiutarli ad inserirsi nel loro paese, mantenendo però con fierezza il ricordo delle loro origini.

Il ricordo di quei dieci milioni di esseri umani che furono trasportati in catene fino alle Americhe in un viaggio senza ritorno: il ricordo che i loro discendenti – e tutto il mondo – devono a quelle persone alle quali fu negato tutto ciò di cui una persona ha diritto.

Le differenze tra bianchi e neri a Salvador continuano ad esistere e sono più visibili di quanto si pensi: non è normale che un bianco passeggi per le favelas, solo i neri usano gli autobus perché non possono permettersi le lussuose automobili, nei ristoranti i bianchi mangiano mentre vengono serviti da camerieri neri.

Purtroppo parte degli afrodiscendenti ha ormai inculcato il pregiudizio della “razza inferiore”, un concetto che è stato parte della loro cultura ed esistenza per secoli e anche se è difficile da credere, tutt’oggi molti assumono un atteggiamento di apparente sottomissione nei confronti dell’uomo bianco.

Il lavoro dell’integrazione è proprio quello di dare fiducia a queste persone, di farle credere di più in loro stessi e nelle loro potenzialità in modo che possano combattere in prima persona per i loro diritti di esseri umani.

L’ultimo capitolo pubblicato della serie “Brasile” è stato pubblicato in data 02 febbraio 2018 (puoi leggerlo qui) e prossimamente seguiranno gli altri.

Illustrazione dell’autrice- sketches di viaggio.

 

Camilla Lorenzini – Onda Musicale

 

 

PAGINA FACEBOOK DI ONDA MUSICALE

 

— Onda Musicale

Tags: Brasile/Camilla Lorenzini/Across The World
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli