È il 14 aprile del 1970 ed un infuriato Paul McCartney spedisce una breve, ma infuocata, lettera al manager Allen Klein che in quel periodo stava lavorando con i Beatles.
La lettera recitava “Caro signore, in futuro nessuno potrà aggiungere o togliere qualcosa dalla registrazione delle mie canzoni senza il mio permesso. Ho considerato l’orchestrazione di “The Long and Winding Road” ed ho deciso di conseguenza.
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Deve essere abbassato il volume di archi, corni, voci e di tutto il rumore aggiunto
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Deve essere alzato il volume delle voci e della strumentazione dei Beatles
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L’arpa deve essere rimossa completamente alla fine delle canzone e sostituita con le note originali del pianoforte
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Non lo faccia mai più”
McCartney era infatti furioso per le scelte di Klein durante il controverso periodo di “Let It Be” (leggi qui l’articolo), ma queste sue richieste non vennero ascoltato e rimasero le orchestrazioni e le sovra incisioni di Phil Spector.
La versione pubblicata ottenne comunque un grande successo, ma le modifiche in post – produzione firmate Spector spinsero McCartney a portare il caso in tribunale citando “The Long and Winding Road” come uno dei sei motivi dello scioglimento dei Beatles. Altre versioni semplificate della medesima canzone vennero comunque pubblicate sia sotto il nome dei Fab Four che di Macca.
Paul scrisse la canzone nella sua fattoria in Scozia ispirandosi alla tensione interna al mitico quartetto di Liverpool. “Mi sono seduto al pianoforte in Scozia, ho cominciato a suonare e poi mi è uscita questa canzone mentre immaginavo che venisse fatta da qualcuno come Ray Charles. Ho sempre trovato l’ispirazione nella calma e nella bellezza della Scozia e, ancora una volta, si è dimostrato il posto giusto dove trovare l’ispirazione”.
George Harrison, nel frattempo, stava diventando sempre più stufo del disinteressamento artistico e comunicativo di John Lennon tanto che i due vennero alle mani durante la pausa pranzo. Stando a quanto scritto dal giornalista Micheal Housego del Daily Sketch i due si presero effettivamente a pugni, ma Harrison, in una dichiarazione al Daily Express, disse “non c’è stata nessuna scazzottata. Siamo solo caduti”.
Pare inoltre che dopo il fatidico pranzo Harrison abbia comunicato al resto della band “lascio la band adesso, ci vediamo nei club” per poi ritirarsi nella sua magione nel Surrey dove ha documentato la frustrazione di quei giorni nel suo pezzo “Wah – Wah” (da “All Things Must Pass” del 1970).
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