Per un compositore molte volte è difficile scegliere la sua opera preferita, in fondo le canzoni sono come dei bambini, vuoi bene a tutte, a prescindere dalla loro effettiva riuscita in termini di vendite o più semplicemente di ascolto.
Altri artisti invece riescono a trovarne una senza problemi. Uno di questi è Paul McCartney, che però per rispondere non tirerebbe fuori dal suo cilindro una scontata Yesterday od Hey Jude, bensì una canzone molto meno conosciuta, ma che racchiude tutto il “Macca” compositore: Here, There and Everywhere. Lui la descriverebbe così: “Good words, good melody, really good song”.
“Here, There and Everywhere“ è contenuta in uno dei più grandi album non solo dei Beatles, ma della storia della musica, Revolver (leggi l’articolo). Uscito il 5 agosto 1966 “Revolver” ha fatto entrare la band nell’olimpo del rock e, da quel momento in poi, ha cambiato radicalmente il modo di registrare i dischi. Di quell’album ricordiamo “Taxman”, l’incredibile “Tomorrow Never Knows” (leggi l’articolo), la struggente “For No One” e, ovviamente, “Here, There and Everywhere“.
Uno dei motivi per cui non è mai balzata agli occhi degli ascoltatori più occasionali è anche per la sua posizione “scomoda”, in mezzo a Love You To, primo omaggio alla musica indiana da parta di George Harrison, un brano molto atipico per lo standard dei Beatles ed alla più scanzonata Yellow Submarine.
Nel suo libro autobiografico Many Years From Now Paul racconta la genesi della canzone: «L’ho scritta a casa di John. Quando sono arrivato lui dormiva ancora, ho chiesto a qualcuno una tazza di tè e mi sono seduto vicino alla piscina con la chitarra in mano. Quando John si svegliò la canzone era quasi pronta e la finimmo insieme».
Paul, da sempre molto ricettivo nei confronti degli altri artisti, risentì dell’influenza di “Pet Sounds” dei Beach Boys (lo stesso album che successivamente ispirò moltissimo la realizzazione di un altro disco: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band)
“A John ed a me piacevano le canzoni che avevano, come lo definiscono i compositori vecchio stile, il verse,che è quello che noi chiameremmo nitro. Ed io volevo che Here, There and Everywhere ce l’avesse. Ed è la frase ‘To lead a better life, I need my love to be here’. Sono le armonie di questa frase ad essere ispirate ai Beach Boys“.
La canzone fu registrata in due sessioni, il 16 e 17 giugno 1966 e nel disco fu utilizzata la take 13. Come tutte le altre canzoni contenute in “Revolver“ non fu mai eseguita dal vivo dai Beatles, che avevano già deciso di interrompere la loro attività live.
Paul McCartney però, nel 1984 la inserì nella colonna sonora del film Give My Regards To Broad Street, e durante la sua carriera solista ha avuto modi di suonarla spesso dal vivo nei suoi concerti.
(fonte: di Mattia Luconi – www.spettakolo.it – link)