Richard Christopher Wakeman, più noto come Rick Wakeman nasce a Perivale, un sobborgo ad ovest di Londra, il 18 maggio 1949 ed è un tastierista e compositore britannico, fu esponente del progressive rock degli anni settanta.
Oltre a una brillante carriera da solista, è noto soprattutto per aver fatto parte degli Yes nel periodo d’oro della band, primi anni settanta, contribuendo alla realizzazione di album come Fragile, Close to the Edge e Going for the One.
Formatosi come pianista classico, passò in seguito alle tastiere e sintetizzatori. Soprannominato “lunga chioma bionda” (sia per la capigliatura fluente che per la statura), Wakeman ha iniziato la carriera di musicista professionista nel 1969, suonando nei gruppi Warhorse e The Strawbs; nel 1971 entrò a far parte degli Yes (unendosi a Jon Anderson, Chris Squire, Bill Bruford e Steve Howe). Il rapporto di Wakeman con il gruppo è stato sempre turbolento, con almeno quattro abbandoni e successivi ritorni. Dal 2002 è tornato a far parte della band per la quinta volta per poi abbandonarli definitivamente 3 anni dopo.

La carriera solista di Wakeman, lunga e prolifica, fu caratterizzata da alcuni successi soprattutto a metà anni Settanta. Fra gli album si possono ricordare il disco strumentale The Six Wives of Henry VIII (1973, oltre sei milioni di copie vendute), The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table (1975) e Journey to the Centre of the Earth (1974, oltre dodici milioni di copie vendute). Ha suonato spesso come ospite o session man per artisti molto diversi fra loro, come David Bowie, Elton John, Cat Stevens, Lou Reed, i Black Sabbath, John Williams, Al Stewart ed i Brotherhood of Man.
Wakeman ha utilizzato il Mellotron, tastiera elettronica basata sulla riproduzione continua di suoni registrati su nastro. È stato l’inventore, insieme a David Biro, del Birotron, uno strumento a tastiera che superò vari limiti e difficoltà del Mellotron, ma che non ebbe successo commerciale anche per il contemporaneo avvento (alla fine degli anni Settanta) delle tastiere e sintetizzatori
Come dimostrato dai brani che ha inciso ed eseguito dal vivo più volte nel corso della sua carriera (ad esempio Merlin the Magician, Hearth of the Sunrise, South Side of the Sky, Journey to the Centre of the Earth, Catherine Parr, Anne Boleyn e Wurm), Wakeman è anche un grandissimo improvvisatore.
Senz’altro uno dei massimi solisti al Minimoog, è anche un personalissimo stilista del Clavinet (un esempio ne è l’episodio dopo la terza Narrazione di The Journey, da Journey to the Centre of the Earth, più volte documentato sia su CD che su DVD).
Nella sua produzione più recente, vanno ricordati vari album legati al genere New Age e numerosi album per pianoforte solo, come Country Airs, The Piano Album, The Yes Piano Variations, Prelude to a Century, Heritage Suite e Chronicles of Man. In Italia ha collaborato negli anni ’90 con Mario Fasciano, pubblicando due album, Black Knights At The Court Of Ferdinand IV nel 1989 e Stella bianca alla corte di re Ferdinando nel 1999 (con il brano Stella bianca scritto per il testo da Mario Castelnuovo); i due musicisti hanno anche realizzato insieme un tour acustico.
È stato direttore della squadra di calcio londinese del Brentford F.C.. Alla fine degli anni Settanta è entrato in società con altri musicisti come Paul Simon e Peter Frampton per acquisire la squadra di calcio statunitense dei Philadelphia Fury. Da tempo è inoltre un noto tifoso del Napoli.
Wakeman ha sempre manifestato pubblicamente la sua preferenza politica per la destra, si è dichiarato sostenitore ufficiale del Partito Conservatore, per il quale si è anche esibito durante la tornata elettorale del 2006. Inoltre, è assertore dell’introduzione della pena di morte per gli spacciatori di droga.
Nel 2011, Wakeman collabora, registrando e arrangiando, accanto alla mente e batterista dei Fiaba Bruno Rubino, l’album di debutto della cantante Italiana Valentina Blanca.
Lo stile di Rick Wakeman è un rock progressivo sinfonico ambizioso e magniloquente che fa un largo uso delle tastiere, strumento di cui è fra i più noti virtuosi. Molti suoi album sono opere concettuali che si ispirano a tematiche fantasy, religiose e mitologiche nonché colonne sonore per il cinema e il teatro. Se The Six Wives of Henry VIII (1973), Journey to the Centre of the Earth (1974) e The Myths and Legends of King Arthur and the Knights of the Round Table (1975) sono ancora radicati nel rock progressivo, i dischi seguenti sono molto più meditativi e confinano nella musica new age: segno di un affiancamento dell’artista alla dottrina Born Again Christian.
Nonostante questa conversione, che è rimasta inalterata negli anni ottanta, sono suoi occasionali ritorni al rock sinfonico e rivisitazioni in chiave dance di brani altrui come conferma Rhapsodies (1979). AllMusic cita l’artista fra gli esponenti dell’art rock. (fonte wikipedia)