Richard Wright, nato a Londra il 28 luglio 1943 e morto nella stessa città il 15 settembre del 2008, è un nome molto noto all’interno del rock vista la sua attività di tastierista e cofondatore dei Pink Floyd assieme al geniale Syd Barrett (1946 – 2006).
Durante il periodo con i Pink Floyd non sono ovviamente mancati gli attriti con Roger Waters, nonostante fosse Wright che inizialmente gli accordava il basso, culminati con la “degradazione” a turnista per il mastodontico album “The Wall” (1979). Complice di tutto questo anche la dipendenza dalle droghe di Wright.
Recentemente Waters ha rilasciato un’intervista per l’APAN (Australia Palestine Advocacy Network) dove ha parlato del compianto tastierista e di altri suoi colleghi.
Waters ha infatti dichiarato “abbiamo passato molto tempo insieme lavorando, ma non siamo mai stati davvero assieme. Per un po’ siamo stati su degli specie di binari paralleli con qualche obiettivo in comune, ma comunque no, non cambia ciò che provo per lui. Era super importante per tutto il lavoro che abbiamo fatto assieme”.
Parlando del suo periodo come solista dopo i Floyd, Waters ha poi aggiunto che sia David Gilmour che ildefunto Richard Wright lo hanno sempre ostacolato a livello musicale.
Riferendosi a quel periodo Waters ha infatti dichiarato “mi sono sempre sentito insignificante e in qualche modo inetto. Più recentemente, nel corso degli anni, mi sono reso conto che in realtà ho un cervello musicale piuttosto sofisticato e che ho ottenuto molte cose che le altre persone non notano. Andare via dai Pink Floyd penso, e sono serio, è stato molto importante per me”.
Proseguendo con l’intervista Waters ha definito Thom Yorke (Radiohead) “un cazzone narcisista ossessionato da sé stesso”, Elton John “la regina madre”, Nick Cave un bullo, Steven Tyler (Aerosmith) “una vecchia signora” per poi concludere mandando a quel paese Steven Van Zandt (l’E Street Band di Bruce Springsteen).
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