Musica

Chris Entwistle: il figlio di John Entwistle ci racconta gli Who della sua infanzia

|

Christopher Entwistle è il figlio del grande bassista degli Who John Entwistle, scomparso a Las Vegas il 27 giugno 2002. Negli Who (leggi la storia della bandJohn si distingueva per la sua pacatezza oltre che per la grande abilità nel suonare.

Oltre ad essere stato uno dei fondatori, John Entwistle (leggi un suo ritratto a questo LINK) è riuscito a rivoluzionare il modo di suonare il basso, elaborando una tecnica piuttosto complessa che gli permetteva di trasformare il basso da semplice metronomo ed autentico creatore di melodie.

Anche per questa ragione è stato sempre considerato un grande interprete dello strumento al punto che la rivista americana Rolling Stone lo ha posizionato al primo posto nella classifica dei migliori bassisti di tutti i tempi.

Il suo carattere schivo e tranquillo (almeno sul palco) lo hanno sempre messo in netta contrapposizione con gli altri componenti degli Who, specie Keith Moon (leggi l’articolo) e Roger Daltrey (leggi l’articolo)

A 16 anni dalla sua tragica scomparsa (leggi l’articolo), avvenuta il 27 giugno 2012 a Las Vegas, abbiamo contattato suo figlio Christopher e gli abbiamo rivolto alcune domande.

Chi è Christopher Entwistle in poche parole?

“Ho 46 anni, sono sposato e vivo a Gloucestershire, una contea dell’Inghilterra sud-occidentale. Sono un appassionato dello steampunk e del poker online.”

Qual è il tuo rapporto con la musica?

“Mi piace ascoltarla, ma non suono. Ho cercato d’imparare a suonare il pianoforte e la tromba quando ero un ragazzino – ci spiega Chris – ma poi ho rinunciato per vari motivi.”

Sei il figlio di uno dei più grandi bassisti di sempre, John Entwistle degli Who. Come hai vissuto questa cosa da ragazzo? Ed in età adulta?

“Come ragazzino, naturalmente, non l’ho mai davvero capito. Sapevo cosa faceva mio padre, ovviamente, ma non capito la vera la portata! Fui molto fiero di lui quando lo realizzai. Ho avuto modo di incontrare molte persone dello stesso business ovviamente, ma erano amici di mio padre e quindi essere uno attratto dalle celebrità non sarebbe stato bello. Ho incontrato anche molte persone che volevano essere mie amiche solo per quello che pensavano di poter ottenere o provare. Ho imparato a riconoscerli abbastanza velocemente – ci racconta il figlio di John Entwistle -e questo mi ha reso abbastanza diffidente nell’incontrare nuove persone. In realtà, ricordo che una volta mio padre è venuto a salutarmi all’università e nella circostanza ci siamo incontrati al bar dell’associazione studentesca. Ricordo che molte persone sono rimaste parecchio sorprese quella sera…”

John Entwistle era spesso in tour con la band quindi, molto probabilmente, era spesso assente. Che cosa ricordi di quel periodo?

“Tra il gennaio del 1972, quando sono nato, ed il 1980, quando i miei genitori hanno divorziato, mio padre ha fatto molti tour oppure era impegnato nello studio di registrazione. Di solito  – spiega Chris – tornava a casa quando io ero andato a letto e si alzava quando io andavo a scuola, ma abbiamo comunque passato del tempo insieme le domeniche, per lo più guardando vecchi film.”

Sei mai stato in tour con lui e gli Who? E nella sala prove?

“Una volta ho lavorato per lui nel 1989, come fattorino in realtà, a Birmingham e a Londra quando ha suonato lì con gli Who. Non sono mai stato fuori dal Paese quando era in tour.”

Quando eri ragazzo avrai sicuramente incontrato un altro grande musicista degli Who, Keith Moon. Che cosa ti ricordi di lui e del suo curioso stile di vita?

“Avevo solo sei anni quando Keith è morto (7 settembre 1978) – NDR) quindi non ricordo molto di lui.”

Roger Daltrey, recentemente, ha reso ufficiale la sua volontà di portare a teatro una grande opera rock degli Who, “Tommy”. Che cosa ne pensi di questo grande album?

“Non ho ascoltato l’album spesso, o comunque è da un po’ che non lo ascolto, ma mi è piaciuto il film. Sono andato a vedere la fase di produzione con mio padre prima che uscisse nelle sale e ricordo che ci è piaciuto molto.”

Ci puoi raccontare qualche aneddoto su di lui come padre?

“Come ho detto prima era sempre via quando ero più giovane. Quando se ne andò via da casa dovemmo organizzarci per poterci incontrare e così ci siamo visti tutti i giovedì sera nel primo anno. Penso che abbiamo visto ogni film che è uscito al cinema nel 1981! Dopo il primo anno lo vedevo a weekend alterni e quindi siamo andati nella sua casa di campagna a Quarwood diverse volte. Quando ero adolescente invece  andavamo spesso a Londra. Avevo l’abbonamento Gold per lo Stringfellow a 15 anni (pensavano che fossi più vecchio e papà non li ha mai corretti). Ovviamente quella volta che i paparazzi ci hanno fatto una foto quando stavamo lasciando il club alle tre del mattino e l’hanno messa sul giornale, non ha fatto molto piacere a mia madre!”

Qual è il tuo rapporto con Roger Daltrey e Pete Townshend? Ci puoi raccontare qualcosa su di loro?

“Ovviamente li ho incontrati molte volte nella mia vita, soprattutto prima o dopo i concerti. Noi ragazzi – prosegue Christopher – non abbiamo mai socializzato molto l’uno con l’altro a parte quando i nostri genitori lavoravano.”

— Onda Musicale

Tags: The Who/Pete Townshend/Roger Daltrey/Keith Moon/John Entwistle/Tommy
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli