Il 12 dicembre del 1970 i Doors fanno il loro ultimo concerto live. Infatti, Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek e John Densmore terminano la loro breve ma intensa carriera (durata 8 anni) con un’esibizione al Waterhouse di New Orleans in Louisiana.
Tuttavia, la performance viene ricordata come un insuccesso clamoroso. Era infatti la seconda data del tour americano, destinato però ad interrompersi subito perchè le condizioni di salute di Jim Morrison erano peggiorate moltissimo.
Il tastierista Ray Manzarek racconta di un Morrison completamente assente e svuotato di ogni energia, "era come se avesse già lasciato il palco nonostante in realtà fu ancora in piedi di fronte a noi."
Quella sera il concerto finisce in anticipo fra il disappunto delle persone presenti. Jim Morrison, visibilmente ubriaco e spossato, salta intere strofe delle canzoni e da a tutti l’impressione di essere ormai un artista irrecuperabile, cadendo più volte a terra.
Il frontman dei Doors muore il 3 luglio del 1971 a Parigi in circostanze mai chiarite del tutto nella casa in cui abita da una paio di mesi con la compagna Pamela Susan Courson. Nel referto c'è scritto "arresto cardiaco".
Il corpo di Jim Morrison viene trovato dalla donna riverso nella vasca da bagno ma, incomprensibilmente, dal medico legale Max Vasille non viene disposta alcuna autopsia e la notizia della morte viene data solo il 9 luglio, due giorni dopo essere stato tumulato in maniera frettolosa nel cimitero parigino di Pere Lanchaise.
Nominata erede del patrimonio del cantante, Pamela muore a Los Angeles tre anni dopo Jim Morrison (il 25 aprile 1974) a causa di un' overdose di eroina ed è sepolta con il nome di Pamela Susan Morrison.
Anche Jim Morrison entra di diritto nel "club 27" dove trovano posto molti altri artisti scomparsi a soli 27 anni. (leggi l'articolo)
