“Africa” è un singolo della rock band americana dei Toto ed è stata pubblicata nel 1982. E’ stata scritta da David Paich (tastierista) e da Jeff Porcaro (batterista).
Il brano, uno dei più noti dei Toto, ha raggiunto il primo posto della classifica Billboard Hot 100 nel mese di febbraio del 1983. Il ritornello della canzone è una metafora che racconta l’amore dell’autore per la sua donna.
E da alcuni giorni la canzone è in “play continuo“, in loop, nel deserto africano del Namibia. Si tratta di un’installazione dell’artista tedesco Max Siedentopf, che cavalcando l’onda di nuova popolarità che sta rivivendo in questi anni il classico degli anni ’80 dei Toto, ha messo a segno una trovata geniale.
“L’installazione sonora consiste in 6 speaker collegati a un lettore mp3 che ha al suo interno una sola canzone, Africa dei Toto – si legge nella descrizione sul sito dell’artista – La canzone è in loop e l’installazione è alimentata a batterie solari così da riprodurre i Toto per l’eternità.”
Ovviamente, per evitare furti e atti vandalici, l’esatta posizione dell’installazione è rimasta segreta. Secondo quanto riferito da NPR, organizzazione indipendente no-profit che comprende oltre 900 stazioni radiofoniche americane, il progetto è opera dell’artista tedesco Max Siedentopf e porta il nome di “Toto Forever”, di per sé sufficiente a spiegare le caratteristiche dell’installazione, che con i suoi sei altoparlanti, un lettore MP3 e il contributo dell’energia solare riprodurrà la canzone, spiega Siedentopf, “per l’eternità”. O almeno queste sono le intenzioni.
“Ero molto intrigato da questo progetto e volevo offrire alla canzone un omaggio definitivo ed esibire fisicamente ‘Africa’ in Africa”, ha spiegato l’artista tedesco – il deserto della Namibia, che coi i suoi 55 milioni di anni è il deserto più antico del mondo, mi è sembrato il posto perfetto”.
L’idea è che le note di “Africa” continuino a risuonare per “molti anni” o perlomeno finché l’ambiente circostante lo consentirà: “Sono sicuro che il severo ambiente del deserto alla fine divorerà l’installazione”, ha detto Siedentopf. Se siete curiosi sul sito dell’artista trovate tutti i dettagli del progetto.
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