L’ex bassista dei Pink Floys Roger Waters, 75 anni, paragona Twitter alla “Psicopolizia” del romanzo ‘1984‘ dopo la sospensione di un account che sosteneva Julian Assange.
L’ex Pink Floyd, uscito dalla band nel 1983 alla fine della lavorazione del disco “The Final Cut“, (leggi l’articolo) ha ribadito il suo sostegno a favore di Assange che ha definito “grande eroe della libertà di stampa e della libertà di ogni genere, che è stato così disgustosamente respinta dai fornitori dell’imperialismo”.
Unity4J, è il nickname di uno dei maggiori account presenti su Twitter che supportava e diffondeva informazioni sul fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Questo utente è stato sospeso da Twitter giovedì scorso e secondo gli amministratori dello stesso, che ha più di 10.000 follower, Twitter non ha fornito loro alcun motivazione. Non è stata nemmeno ricevuta una risposta alle richieste du chiarimenti.
I sostenitori di Assange compresa sua madre Christine, hanno già reagito alla sospensione, chiedendo a Twitter e al suo fondatore, Jack Dorsey, di riattivare l’account.
Roger Waters, attivista da sempre impegnato in molte battaglie a favore delle disuguaglianze sociali si è unito al coro di critiche, definendo Twitter “Psicopolizia“, a quanto pare facendo riferimento alla organizzazione di polizia immaginaria ispirata dalla Gestapo (la famigerata polizia segreta della Germania nazista) nel romanzo ‘1984‘, di George Orwell.
I sostenitori di Assange compresa sua madre Christine, hanno già reagito alla sospensione, chiedendo a Twitter e al suo fondatore, Jack Dorsey, di riattivare l’account.
Roger Waters, attivista da sempre impegnato in molte battaglie a favore delle disuguaglianze sociali si è unito al coro di critiche, definendo Twitter “Psicopolizia“, a quanto pare facendo riferimento alla organizzazione di polizia immaginaria ispirata dalla Gestapo (la famigerata polizia segreta della Germania nazista) nel romanzo ‘1984‘, di George Orwell.
“Twitter, tu sei il Grande Fratello, ora lo sappiamo per certo, lo sospettiamo sempre – ha tuonato l’ex bassista dei Pink Floyd in un video pubblicato sul suo account del social network – Sei un braccio della polizia del pensiero, sei un braccio delle forze dell’oppressione, vuoi sopprimere la libertà di espressione, il giornalismo, la libertà di qualsiasi cosa, probabilmente.”
Roger Waters ha inoltre ribadito il suo sostegno “al grande eroe della libertà di stampa e della libertà di qualsiasi tipo, che è stato respinto così disgustosamente dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da tutti gli altri fornitori di imperialismo”.
Il grande genio creativo dei Pink Floyd ha sottolineato di sentirsi obbligato a rispondere alla sospensione, aggiungendo che probabilmente sarebbe stato messo a tacere dalla sua dichiarazione. “Roger Waters crede davvero nella libertà di espressione, crede che gli esseri umani debbano essere autorizzati a comunicare tra loro.” Sospendetelo”, ha detto Waters. “Avanti, figli di puttana!” ha concluso il grande musicista inglese.
Il grande genio creativo dei Pink Floyd ha sottolineato di sentirsi obbligato a rispondere alla sospensione, aggiungendo che probabilmente sarebbe stato messo a tacere dalla sua dichiarazione. “Roger Waters crede davvero nella libertà di espressione, crede che gli esseri umani debbano essere autorizzati a comunicare tra loro.” Sospendetelo”, ha detto Waters. “Avanti, figli di puttana!” ha concluso il grande musicista inglese.
Roger Waters è inoltre da sempre impegnato nella battaglia a favore della Palaestina e contro Israele. E’ membro del BDS (Boycott, Divestment, Sanctions) e critica da sempre quei musicisti che decidono di fare i loro concerti in Israele. (leggi l’articolo)