“Sii fedele a te stesso. Penso che questa frase si adattasse bene ai Beatles. Eravamo sempre molto fedeli a noi stessi e penso che la nostra brutale onestà fosse importante.”
Continuare per la nostra strada, e dire davvero quello che pensavamo, in un certo senso ha dato ad altre persone nel mondo l’idea che anche loro potessero essere sinceri e cavarsela, ed è stata davvero una buona cosa».
L’annuncio della separazione dai Beatles avviene il 10 aprile del 1970, a conferma di alcune voci molto insistenti che circolavano già da qualche tempo nell’ambiente musicale vicono ai quattro ragazzi di Liverpool e coincide con l’esordio come solista di Paul McCartney, poche settimane prima dell’uscita di Let It Be (leggi l’articolo), ultimo album ufficiale dei Beatles il quale notoriamente mette in evidenza le rivalità fra Lennon e McCartney. (leggi l’articolo)
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L’album d’esordio, intitolato semplicemente McCartney, (leggi l’articolo) è una sorta di LP “fatto in casa“, che offre diversi brani scritti all’epoca dei Beatles ma mai messi sugli album del gruppo, tra i quali spiccano Maybe I’m Amazed e Junk.
Il disco, suonato interamente dal solo McCartney coadiuvato per i cori dalla moglie Linda Eastman, sposata il 12 marzo 1969 (leggi l’articolo) è accolto molto bene dal pubblico e tiepidamente dalla critica, che apprezza invece di più i singoli pubblicati l’anno successivo: Another Day e Uncle Albert/Admiral Halsey che arriva in prima posizione nella Billboard Hot 100, ma non l’album Ram, accreditato alla coppia Paul & Linda McCartney e tacciato anch’esso di non essere all’altezza del passato come autore di Paul.