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Il fascino intramontabile del Jukebox

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Il jukebox è un apparecchio che veniva usato per ascoltare musica, diffuso sin dall’inizio degli anni quaranta che inizialmente poteva contenere un numero limitato di dischi (al massimo 12 a 78 giri) ma che in seguito aumentò fino a 200 da 45 giri.

Un braccio meccanico andava ad estrarre il disco selezionato e un sistema a codice consentiva di selezionare e pagare la canzone. Questo dispositivo era inserito in un mobile inizialmente di legno che conteneva una coppia di altoparlanti per la diffusione sonora. I jukebox erano posizionati nei bar e attiravano gruppi di giovani che si radunavano per ballare le canzoni dell’epoca.

Correva l’anno 1936 e la Wurlitzer vendette più di quarantamila esemplari, record mai più eguagliato nella storia. Possiamo affermare che il juke-box nasce nel periodo più fiorente del “sogno americano” e nel giro di pochi anni il mercato fu invaso anche dagli altri due colossi del settore, la Seeburg e la Rock-Ola.

I jukebox andarono inesorabilmente a soppiantare la diffusione dei pianoforti automatici che erano posizionati nei locali e che permettevano di ascoltare musica inserendo delle monete. Alcune marche famose nella produzione di jukebox sono: Wurlitzer (il modello1015 spopolava ovunque ), Trashcan, Packard, Filben,Seeburg ( il modello M100A fu il primo a contenere 100 dischi ), AmiRock Ola.

In Italia il jukebox divenne celebre grazie al Festivalbar, trasmissione che premiava la canzone più “gettonata” nei jukebox di tutta Italia mentre negli Stati Uniti e in tutto il mondo non è difficile associarlo ad alcuni film storici o alla famosissima serie televisiva Happy Days, dove i giovani ballavano sulle note di Elvis Presley.

Gran parte del suo successo il jukebox lo deve alla grande diffusione della radio che invogliava le persone ad ascoltare le proprie canzoni preferite ovunque. Bisogna inoltre considerare che il mondo usciva dalla seconda guerra mondiale e che vi era una voglie (e forse anche la necessità), di allegria e spensieratezza.

Il jukebox degli anni ’70 è completamente diverso da quello del decennio precedente. La meccanica non risulta più visibile  ed il design è notevolmente semplificato. Il tramonto e la successiva fine del disco a 45 giri causa indirettamente anche il declino di queste affascinanti macchine, superate dai nuovi modi di ascoltare e diffondere la musica.

La Rock-Ola e la Wurlitzer hanno, comunque, continuato a produrre juke box inserendovi la moderna tecnologia digitale fornita dal CD.

Ai giorni nostri non è impossibile trovare qualche locale che espone un jukebox e, vi assicuro, che l’emozione che si prova a schiacciare il pulsante è ancora tanta. Provare per credere.

— Onda Musicale

Tags: Elvis Presley/Happy Days
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