Da venerdì 27 novembre, è disponibile su tutte le piattaforme streaming “Mayday” (Primal Box/Sony), il singolo di debutto di Giacomo “Rost” Rossetti, polistrumentista umbro, da sei anni bassista della band Negrita.
Dopo anni passati in giro per l’Italia a suonare con i Negrita, Giacomo “Rost” Rossetti ha deciso di ballare da solo. Approfittando di un periodo storico avverso alla musica dal vivo, il polistrumentista umbro ha trascorso gli ultimi mesi lavorando al debutto solista, di cui Mayday è sia singolo apripista che miglior manifesto. Tanto dal punto di vista concettuale, che da quello musicale. Rost si è trovato a confrontarsi con una nuova realtà, fatta di riflessioni sul proprio percorso di vita, prima ancora che artistico. Un momento di forte introspezione, sfociato in un brano che è allo stesso tempo flusso libero di pensieri e presa di coscienza del fatto che una caduta non rappresenti un fallimento, ma bensì il primo passo verso la piena realizzazione di sé.
Un pezzo musicalmente oscuro, ma permeato da un senso di estrema positività e dalla voglia di rimettersi sempre in gioco. Perché chiedere aiuto è un vero e proprio atto di forza. Con la sua commistione di stilemi musicali differenti, Mayday si prefigge poi di porre le basi per un nuovo linguaggio, capace di trovare equilibrio tra passato e presente, tra classico e moderno.
Ecco la nascita di Mayday nelle parole dello stesso Rost:
«Mayday è un brano che parla delle proprie insicurezze in una società che ci vuole perfetti, che ci vuole speciali a ogni costo. In quanto esseri umani siamo tutti speciali, senza poter essere speciali in tutto. Ripercorrendo le tappe di un percorso di vita, le scelte fatte, i sacrifici e le conquiste, nasce la voglia di non arrendersi, di non sedersi sulle proprie vittorie, ma di continuare a perdersi. Considerando i fallimenti come la migliore benzina per continuare sulla strada giusta. Purtroppo, oggi viviamo in una società che non contempla il fallimento, che lubrifica i suoi esempi con una finta patina di perfezione che va a minare le personali insicurezze di ognuno di noi. È solo quando tocchiamo il fondo, quando l’unica cosa che ci resta da fare è chiamare il mayday, che possiamo trovare la forza di cambiare. Cambiare non vuol dire per forza di cose rinnegare ciò che eravamo, ma bensì crescere, migliorarsi, andare avanti con maggior consapevolezza. È così che un messaggio disperato come il mayday acquista un valore positivo e i nostri errori, le nostre strade sbagliate diventano semplicemente delle piccole deviazioni. Necessarie per trovare la strada giusta».
BIO:
Giacomo “Rost” Rossetti è un autore polistrumentista italiano classe 1986, nato a Città della Pieve, comune al confine tra Umbria e Toscana. Si avvicina alla musica iniziando a suonare chitarra e pianoforte fino ad arrivare al basso all’età di 14 anni. Conclusa la maturità scientifica si sposta a Firenze per studiare musica presso l’Accademia Musicale di Firenze. Dopo l’esperienza fiorentina si sposta a Londra, dove ha modo di contaminare, grazie alla conoscenza di musicisti locali e di concerti sparsi nella City, il suo bagaglio musicale.
Nel febbraio 2014, in occasione della partecipazione della band al musical Jesus Christ Superstar, entra a far parte dei Negrita. Nello stesso anno, partecipa al disco de Il Cile In Cile Veritas, registrando quattro brani dell’album. Nel 2015, insieme ai Negrita, prende parte alla pre-produzione e alla registrazione dell’album 9, entrato al primo posto nella classifica FIMI. Sempre con la band, nel 2018, registra Desert Yatch Club, nel quale è coautore del singolo Scritto Sulla Pellee dei brani No Probleme Milano Stanotte. Dopo sei anni on the road con i Negrita, è impegnato nella realizzazione del suo primo album solista.
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