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Io truffato da un bagarino al concerto di David Gilmour

Vogliamo raccontare la storia vissuta da un trentino che avrebbe voluto assistere al concerto di David Gilmour lunedì scorso all’Arena di Verona. Ci sembra importante portare all’attenzione dei nostri lettori il fatto che, intorno a grandi eventi musicali come questo, spesso vi siano delle persone disoneste che truffano la gente.

Abbiamo incontrato Marco (nome di fantasia-NDR) in un bar del centro storico di Trento e gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza.

Quando ho saputo che David Gilmour avrebbe tenuto un concerto a Verona mi sono messo subito alla ricerca del biglietto. Con mio stupore, già il giorno dell’inizio della prevendita lo scorso 6 marzo a partire dalle 11.00, ho trovato grandissima difficoltà a collegarmi al sito e già solo pochi minuti dopo le 11 i biglietti erano stati venduti tutti. Non mi sono perso d’animo – ci racconta Marco – e ho cercato, nelle settimane successive, qualche contatto che potesse aiutarmi. Avevo quasi perso la speranza quando, il giorno prima del concerto, tramite un sito web ho visto che erano disponibili molti biglietti.”

Non ti ha insospettito questa cosa?

Ti rispondo sinceramente: no. Neanche minimamente sfiorato l’idea che potesse essere una truffa. Attraverso un numero di cellulare presente sul sito – prosegue il giovane – ho contattato un uomo che mi ha offerto il biglietto a 120€. Poiché non potevo essere a Verona prima delle 19 ho chiesto a quest’uomo se poteva consegnarlo ad un mio conoscente che ha l’ufficio nei pressi di Piazza Bra. Infatti, lui si è recato all’indirizzo da me indicato e ha consegnato il biglietto ricevendo il denaro, come concordato.

La persona che ti venduto il biglietto falso aveva qualche accento particolare?

“Era italiano e aveva un accento meridionale ma, naturalmente, non mi sono insospettito anzi ero euforico perché avrei visto il concerto di un idolo della mia adolescenza la cui musica mi ha accompagnato per tutta la vita. Verso le 19,45 arrivo in Piazza Bra con il mio biglietto in tasca e mi metto in coda. Dopo un’ora arrivo all’ingresso e l’eddetto ai controlli, attraverso un lettore ottico, scansiona il codice a barre del mio biglietto e mi dice che il biglietto è falso. Immagina il mio stupore e la mia delusione. Avevo perso il denaro, fatto il viaggio da Trento per nulla ma, soprattutto, non avrei potuto assistere al concerto. All’ingresso era presente anche un agente della Guardia di Finanza, il quale ha sequestrato il biglietto e mi ha identificato per valutare se vi fossero state delle inadempienza da parte mia. Io gli ho raccontato tutto, nei minimi particolari ma lui mi ha detto che rischio una denuncia per il reato di incauto acquisto. Sarebbe la beffa finale.”

C’erano altre persone che, come te, erano state fermate ai cancelli?

“Insieme a me c’erano almeno 40 persone, tutte con biglietti falsi acquistati da bagarini nei pressi dell’Arena. Posso immaginare che agli altri cancelli la situazione fosse la stessa. Vicino a me c’era una signora italiana che aveva acquistato il biglietto per 300€, la quale continuava a dire agli addetti alla sicurezza di vedere il bagarino continuare a camminare per la piazza, indicandolo molto chiaramente come colui che le aveva venduto il tagliando un’ora prima. Trovo inspiegabile che non siano intervenuti subito per identificarlo. Nel gruppo dei truffati c’era anche una coppia di iraniani che aveva pagato la bellezza di 1200€ per i biglietti delle poltrone nelle prime file. Ricordo anche alcuni tedeschi e comuunque persone da tutta Europa.”

Ti hanno detto, concretamente, cosa succederà adesso?

“Mi hanno detto che cercheranno di risalire al truffatore attraverso il numero di cellulare che ho fornito loro. Per quanto riguarda me, teoricamente, rischio la denuncia perche, inconsapevolmente, ho tentato di accedere ad uno spettacolo con un titolo falso. Spero vivamente nel buonsenso delle Autorità e che capiscano che io non avevo il minimo sospetto che il biglietto fosse falso.”

Come si presentava alla vista il biglietto?

“Io sono stato a molti concerti, in Italia e in Europa. Non era il primo che vedevo e posso garantire che era esattamente come l’originale, con tanto di codice a barre. Ai cancelli mi hanno informalmente detto che sembrano originali e che vi è il sospetto che siano stati stampati da stampanti appartenenti a circuiti di vendita.

— Onda Musicale

Tags: Verona, David Gilmour, Arena di Verona
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