Noel Thomas David Gallagher, meglio noto solo come Noel Gallagher, è il leeder, insieme al fratello Liam, della rock band britannica degli Oasis.
In queste ultime ore è diventata virale la sua foto mentre è seduto in un vagone della metropolita di Londra e sta andando, come ospite, al concerto degli U2.
Dovrà avere pensato “dove la parcheggio la macchina?” oppure “e se trovo traffico e faccio tardi?” o ancora “e se me la rubano?“. Pensieri comuni per persone comuni.
Fatto sta che Noel è uscito di casa, ha acquistato il biglietto della metro, è salito su un vagone e si è seduto aspettando di arrivare alla fermata desiderata. Niente di più normale per una persona qualsiasi, ma lui è Noel Gallagher, il leeder degli Oasis, una star internazionale della musica. Qualcosa non ci torna.
Ma in realtà è che siamo talmente abituati al divismo di certe persone che la normalità di altre ci sembra sospetta, irreale. Ma nel fatto che una persona, anche se famosa, prenda la metro per andare ad un concerto in una grande metropoli, non c’è davvero nulla di male.
La foto di Gallagher, seduto e con lo smarthphone in mano, completamente rilassato e a suo agio in mezzo ad altre persone che vanno per la loro strada mi sembra un’immagine meravigliosa. Si, meravigliosa normalità.
Arrivato a destinazione, Gallagher entrerà nella O2 Arena e salirà sul palco, in qualità di ospite, dove suonerà la chitarra insieme agli U2 nella loro tappa londinese dell’ “Innocence Experience Tour“.
Provate a fare unno sforzo, come ho fatto io, e ad immaginare una cosa del genere fatta in Italia. Davvero impossibile da realizzare perchè nel nostro meraviglioso Paese la gente ama atteggiarsi già se suona in una cover band, figuriamoci poi se avesse inciso un singolo o magari un CD.
Siamo fatti così in Italia. Ce la “tiriamo” leggermente. Poco male, direbbero in molti e, in fondo, non ci sarebbe niente di male, ma è meravilgioso evidenziare il fatto che una grande rockstar mondiale possa pensare e attuare un programma tanto semplice e banale: andare dove deve andare in metropolitana. Semplice e banale.
Per la cronaca Noel Gallagher è arrivato a destinazione in perfetto orario ed ha suonato, verso la fine del concerto, insieme agli U2 “All i Need is Love” dei Beatles e “I Still Haven’t Found What I’m Looking For“, nel totale visibilio e tripudio delle persone presenti al concerto.
Bono, ad un certo punto, ha detto a sorpresa: “Vorrei invitare sul palco uno dei miei eroi, uno dei nostri eroi che ci aiuterà con le prossime canzoni. date il benvenuto a Noel Gallagher degli High Flying Birds!”
Chissà se è tornato a casa in metropolita o se si è fatto dare un passaggio da qualcuno.
Stefano Leto