All’interno del ciclo di proiezioni cinematografiche intitolato Visioni Condivise, il Social Stone Community Café proporrà alcuni incontri dedicati al cinema giapponese in collaborazione con Giampiero Mendini dell’associazione culturale Yomoyamabanashi.
I primi tre incontri sono previsti per mercoledì 30 marzo, 6 aprile e 13 aprile con inizio alle 20.30. I film proiettati saranno rispettivamente Yakuza di Sidney Pollack, Il fascino indiscreto dell’amore di Stefan Liberski e Ghost dog – il codice del samurai di Jim Jarmush.
Molte volte il cinema occidentale, quello a noi più affine per linguaggio, ambientazioni e tradizioni, si è spinto verso est nel tentativo di raccontare storie o personaggi orientali.
I primi esempi al limite della macchietta (pensiamo al finto giapponese, interpretato da Mickey Rooney, vicino di casa di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany) e alcune rappresentazioni fin troppo esotiche di ambienti e paesaggi orientali, davano un’immagine decisamente superficiale dell’Estremo Oriente.
Col passare del tempo l’influenza di alcuni autori giapponesi (Kurosawa prima, Kitano poi) sui registi occidentali ha accorciato le distanze dando vita ad alcuni interessanti esempi di cinema multiculturale. In mezzo a grandi successi (non privi di errori e inesattezze) come Memorie di una geisha o L’ultimo samurai, si nascondono alcune opere “minori” che provano (a volte riuscendoci) a entrare in sintonia con una cultura così diversa, approfondendone alcuni aspetti senza fermarsi alla superficie o ricorrere in dosi massicce allo stereotipo.
In questa rassegna saranno presi in esempio tre film che, dagli anni Settanta fino a ora hanno raccontato a modo loro il Giappone. A volte affrontando direttamente il problema dello scontro di culture e della difficoltà di comunicazione (Yakuza e Il fascino indiscreto dell’amore), altre volte filtrando con occhi occidentali lo stile di vita giapponese e materializzandolo all’interno di un altro contesto (è il caso di Ghost Dog)